(Immagine, credit ESA/DLR/FU Berlin, G. Neukum)
NEWS SPAZIO :- Torniamo su Marte questa volta restando in orbita per continuarne l'esplorazione del Pianeta Rosso insieme alla sonda Europea Mars Express.
Lo scorso 27 Aprile 2012 ha osservato la regione sud di un grandissimo cratere parzialmente sepolto (ampio 440 Km) informalmente chiamato Bacino Ladon.
Le belle e molto significative immagini registrate rilevano una significativa varietà delle caratteristiche presenti al suolo.
I più visibili sono certamente due crateri da impatto interconnessi tra loro dal nome Sigli e Shambe, i cui bacini sono attraversati da estensive fratture, ritenute estremamente interessanti per gli scienziati.
La regione è stata fotografata lo scorso 27 Aprile dalla HRSC (High Resolution Stereo Camera) di Mars Express. Ecco i due crateri in prospettiva
(Immagine, credit ESA/DLR/FU Berlin, G. Neukum)
E' di grande interesse per gli studiosi perché mostra significativi segni della presenza di antichi laghi e fiumi. Eccola in panoramica
(Immagine, credit NASA MGS MOLA Science Team)
Le mappe a larga scala mostrano chiare prove che nel lontano passato di Marte vasti volumi d'acqua fluivano negli altopiani meridionali.
E' quest'acqua che ha scolpito Ladon Valles, per poi fluire nel bacino bacino Ladon, un'antica regione da impatto.
I crateri ellittici come questi si formano quando corpi asteroidi o comete impattano al suolo con un angolo basso. I ricercatori hanno suggerito l'ipotesi che i pattern che sembrano materiale fluidificato stiano ad indicare la presenza di ghiaccio sotterraneo che si fuse durante l'impatto.
Si pensa che Sigli e Shambe si siano formati più tardi, quando un unico corpo celeste in rotta di collisione con Marte si sia diviso in due pezzi appena prima dell'impatto. I due crateri sono stati poi parzialmente riempiti con sedimenti appartenenti ad un'epoca più tarda.
All'interno dei due crateri sono visibili profonde fratture, probabilmente evolutesi a seguito della compattazione delle enormi quantità di sedimenti depositati all'interno del bacino.
(Immagine, credit ESA/DLR/FU Berlin, G. Neukum)
Il deflusso di Ladon Valles nel bacino Ladon è ad est di Sigli e Shambe, verso la parte inferiore della prima immagine in alto. Specialmente qui ma anche in molte altre parti dell'immagine sono presenti depositi stratificati dal colore più chiaro. Al loro interno i ricercatori hanno rilevato la presenza di minerali argillosi, suggerendo quindi una presenza abbastanza lunga dell'acqua liquida.
Il fluire dell'acqua è indicato anche da strutture dendritiche che si gettano nel grande bacino. Le vedete sopra i due crateri Sigli e Shambe.
Qui sotto avete la visione topografica dell'area
(Immagine, credit ESA/DLR/FU Berlin, G. Neukum)
ed uno splendido anaglifo 3D
(Immagine, credit ESA/DLR/FU Berlin, G. Neukum)
Fonte dati, ESA.
Ciao Sergio, visto l'interesse che ha suscitato il post di InSight, vorrei proporti di scrivere un post sul futuro dell'esplorazione robotica di Marte e della Luna in situazioni poco "convenzionali" come sono caverne, "skylights" e tunnel lavici,
RispondiEliminase ti può essere utile avevo scritto un commento esaustivo a proposito qui:
http://newsspazio.blogspot.com/2012/05/uno-splendido-pomeriggio-inoltrato-su.html?showComment=1338410720557#c3576719229960653956
E' di oggi la news da cui partire:
http://astrobotic.net/2012/08/28/astrobotic-wins-contact-to-develop-moon-cave-explorer/
per approfondire:
http://news.discovery.com/space/mars-robots-cave-nasa-120827.html
Fammi sapere se hai intenzione di usare le info, se no le userò io alla prima occasione
per argomentare.
Ciao^_^
By Simo
Go, Simo, go!:-)
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