(Immagine, credit NASA/ESA/JPL-Caltech/IRAM)
NEWS SPAZIO :- Questa è senz'altro una delle più belle immagini del nostro Universo. Quante volte abbiamo pensato o detto qualcosa del genere? A me capita spesso, anche oggi, con la splendida foto che avete in questo post.
Si tratta di un particolare della nebulosa di Orione in cui si vedono nuove stelle nascere tra gas e nubi interstellari. Chi ci ha permesso di arrivare fin laggiù sono le osservazioni ad infrarossi dei telescopi Spaziali Spitzer (NASA) ed Herschel (ESA).
Durante il processo di formazione di una stella, gas e polveri (più in generale materiale interstellare) in rotazione si raggruppano e collassano, creando un globo caldo di materiale che continua a crescere alimentato da ciò che gli ruota intorno (disco di accrescimento). Alle lunghezze d'onda più ampie ne risulta un bagliore maggiore, i punti rossi presenti nell'immagine.
Dopo molte centinaia di migliaia di anni alcuni di questi globi avranno raggiunto massa sufficiente ad innescare i processi di fusione nucleare nel loro nucleo, decretando così l'inizio di una nuova stella.
La nebulosa che vedete in foto si trova sotto le tre cinture di stelle nella famosa costellazione di Orione il Cacciatore, visibile di notte alle nostre latitudini durante l'autunno e l'inverno. Ci troviamo a 1500 anni luce di distanza dalla Terra, troppo lontano per essere visibili ad occhio nudo.
Il telescopio spaziale Spitzer è in grado di individuare lunghezze d'onda agli infrarossi più piccole rispetto ad Herschel. Gli astronomi hanno combinando insieme le differenti osservazioni in modo da ottenere un quadro più ambio sui processi di formazione stellare.
I dati dei due telescopi uniti insieme ci mostrano le interazioni tra le giovani stelle brillanti e le nuvole di polvere circostanti molto più fredde. L'immagine in alto ci mostra una rossa ghirlanda di gas più fresco (rosso) che attraversa la regione centrale casa di quattro stelle bianco-azzurro e procede in alto a destra nell'area piena di nuove stelle brillanti.
I differenti colori della foto sono associati a differenti lunghezze d'onda della luce ed a differenti temperature del materiale, principalmente polvere. In blu è mostrata la polvere più calda (Spitzer, 8.0 e 24 micron) ed in verde e rosso quella progressivamente più fresca (Herschel, 70 e 160 micron).
Fonte dati, NASA.
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