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mercoledì 21 marzo 2012

Gli ambiziosi piani spaziali della Russia fino al 2030, by Roscosmos!

(Immagine, credit NASA)

NEWS SPAZIO :- L'Agenzia Spaziale della Federazione Russa (Roscosmos) ha presentato nei giorni scorsi al Governo un progetto di esplorazione spaziale spaziale per i prossimi anni.

Secondo quanto pubblicato dall'agenzia di stampa Russa Ria Novosti in cantiere vi sono progetti con obiettivi molto ambiziosi, tra cui l'esplorazione con sonde automatiche di Marte, Giove e Venere e l'invio di cosmonauti sulla Luna, tutto entro il 2030.



Vediamo alcuni dettagli della proposta di Roscosmos.

Entro il 2020 il nuovo razzo Angara diventerà il razzo principale per i lanci spaziali, prendendo il posto di Soyuz e Proton. Tra i suoi possibili payload anche la nuova navicella spaziale manned in grado di trasportare sei cosmonauti (navicella il cui progetto ad oggi non è noto).

I lanci avverranno dal nuovo cosmodromo di  Vostochny (Russia dell'Est) diminuendo così la dipendenza da Baikonur (il quale essendo all'interno dei confini del Kazakistan è utilizzato 'in affitto').
La costruzione del nuovo centro spaziale dal costo di 20 miliardi di dollari USA è iniziata l'anno scorso ed il suo completamento è previsto per il 2018.

Entro il 2030 la Russia invierà nuove sonde per collezionare campioni di suolo Lunare, realizzare alcune basi sulla Luna e forse lanciare una stazione spaziale che orbiterà intorno al nostro satellite. Il programma culminerà con l'allunaggio di esseri umani.

Tutto questo farà da laboratorio di training per le esplorazioni di altri corpi celesti, con sonde da inviare su Giove e Venere.

Roscosmos e NASA stanno valutando un programma congiunto per inviare cosmonauti su Marte e realizzare una rete di basi sulla sua superficie. Secondo i priani entro 18 anni la tecnologia riuscirà a fornire una soluzione praticabile per un volo su Marte.

Secondo quanto dichiarato dal Capo della Roscosmos Vladimir Popovkinil il nuovo programma costerà tra 5 e 7 miliardi di dollari l'anno. Sempre secondo i piani la nuova strategia è attrarre capitali anche da investitori privati supervisionati da un nuovo organismo governativo lo Space Council.

Questo è quanto. C'è anche un video a corredo, eccolo



Certamente l'ambiziosità di questo nuovo programma male si colloca nell'attuale contesto del programma spaziale Russo, caratterizzato dai molti problemi sofferti lo scorso anno, un record negativo di cinque missioni fallite (le trovate tutte nella sezione 'Russia' del blog).

Forza con i commenti!

Fonte dati, Ria Novosti.

5 commenti:

  1. ..fà piacere che la Russia abbia così tanti ambiziosi progetti per il futuro, l'importante è che non rientrino prematuramente in atmosfera come la recente sonda per Marte.. Ale

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  2. Più che ambiziosi, io direi irrealizzabili per ora, piani spaziali della Russia.
    Infatti, come dici tu Sergio, nell'anno precedente hanno fallito un bel po di missioni e io mi chiedo: se fino ad ora non sono riusciti a mandare neanche una sonda su Marte, ma quale base lunare o marziana che sia vogliono costruire!?
    A me questa, sembra solo una "sparata" dei dirigenti della Roscosmos per ottenere qualche fondo in più e per farsi belli agli ochhi del mondo.
    Tutto qui.
    Spero però, di essere smentito e che la Russia mantenga PER DAVVERO STAVOLTA le sue promesse!

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  3. Spesso ci ricordiamo del primo, ed il secondo (esploratore, astronauta, treno veloce, maestro, etc), cade nel dimenticatoio.
    Bene, ricordo poco della prima missione alla quale ho contribuito (scherzo, era il FOTON 9, primo europeo in quella base russa)...ricordi annebbiati da "sto gram" (cento grammi di Vodka). ma devo dire che la seconda missione (Cosmodrom Plesetsk, -30 C, 30 dicembre 1992)è stata indimenticabile. BION 10, sotto la guida del prestigioso IMBP di Mosca, con accanto i tecnici di TsSKB-Progress di Kubichev (oggi si chiama SAMARA), e due scimmiette (ultime grazie ad una nuova sensibilità verso i primati).Da allora,dopo essermi formato sulle Contromisure elettroniche alla G.W.University, specialista delle interfacce russe, "un pezzo di ferro" livornese -payload o esperimento- è sempre stato a bordo, fino al FOTON M3; e ci sarà anche sul BION M1, in programma per ottobre 2012.Il BION M1 è il primo di una nuova versione di satelliti per esperimenti in microgravità. Rimarrà in orbita LEO(quasi circolare)a 350 Km, per 30 giorni invece che 12, grazie al nuovo sistema di pannelli solari invece delle batterie. Sono ormai più di venti anni che questa classe di sputnik spinti dal raketa Soyuz danno la possibilità di effettuare esperimenti di microgravità, con costi dell' ordine di 35000 Euro / Kg.
    Certo, la tecnologia usata è ancora "vecchio stile", ma ....funziona. In venti anni e 10 lanci, un failure del lanciatore, il satellite sempre eccezionale. Affidabile. Come al solito, abbiamo comprato il biglietto ( vi assicuro che non è come andare al negozio, mi incarta 15 Kg di payload...)e cominciato a costruire. Avremo attività "educational" ed esperimenti sui polimeri a memoria di ferma. Su base "commercial". SpaceX docet.
    Certo, negli ultimi tempi l'astronautica russa non è stata sempre "performante", ma in fondo, chi tiene in orbita e "manned" la ISS? Cerchiamo ogni tanto di non fare la figura degli occidentali che guardano gli altri dall'alto....per qualche fondo in più.
    Forse insieme, verso la Luna e Marte. Americani, Russi, Europei ? Semplicemente, Homo Sapiens Sapiens.

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  4. Grazie Valfredo, e forse un'altra chiave di lettura di questo nuovo progetto Russo è la risposta alla voglia di risolvere i propri problemi.

    "...Homo Sapiens 'Sapiens'" e sono d'accordo al 100%. Nella sezione 'Collaborazione' del blog praticamente da sempre auspico cooperazione tra le agenzie spaziale dei vari paesi ma anche tra pubblico e privato per dividere i costi di missioni tanto importanti quanto complesse e costose.
    L'augurio è che il sano buonsenso prevalga e che venga copiato il modello di collaborazione che ha portato alla nostra casa nello spazio.

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  5. Incrociamo le dita..lo Spazio è L'UNICA salvezza per l'umanità intera..

    Non le semplici e seppur belle preghiere.

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