(Immagine, credit SOHO - ESA, NASA)
NEWS SPAZIO :- Sono passate poche settimane da quando avevamo ammirato la bellissima cometa Lovejoy che ci ha accompagnato durante le ultime feste natalizie. Ricorderete che Lovejoy era riuscita a sopravvivere ad un passaggio ravvicinato con il Sole.
Non ha avuto altrettanta fortuna un'altra cometa, anch'essa una Sungrazing Comet (cometa radente), un tipo particolare di cometa che ha il perielio molto vicino al Sole, fino a raggiungere qualche migliaio di chilometri di distanza da esso.
Il 6 Luglio 2011, un tuffo verso il Sole, troppo vicino però ed un destino inevitabile, evaporare a causa del tremendo calore. E per la prima volta in assoluto questo evento così particolare è stato filmato, in particolare dagli occhi elettronici del Telescopio Spaziale americano SDO (Solar Dynamics Observatory).
Normalmente le comete sono troppo fioche per essere viste in mezzo ai bagliori della superficie Solare. L'eccezione è stata questa cometa molto brillante, appartenente come la stessa Lovejoy alla famiglia di comete Kreutz (frammenti di una singola cometa gigante frantumatasi nel 12° secolo, probabilmente la Grande Cometa del 1106).
Nello spettacolare video che avete in questo post la cometa proviene da destra e si muove velocemente verso il Sole, per scomparire poi 20 minuti dopo del tutto evaporata (guardata il filmato a schermo intero).
Eccolo
Ad ogni modo non si tratta solamente di una curiosità, il video ha fondamentalmente un'importante valenza scientifica. In un articolo pubblicato quest'oggi nella rivista Science infatti l'osservazione della morte di una cometa costituisce una nuova modalità per stimarne la sua dimensione e massa. In questo caso le stime parlano di una cometa grande tra 30 e 100 metri, con una massa simile ad una portaerei.
Le parole di Karel Schrijver (solar scientist at Lockheed Martin in Palo Alto, California e Principal Investigator of the Atmospheric Imaging Assembly instrument a bordo della sonda NASA SDO) autore principale della pubblicazione scientifica: "La sua velocità era di circa 400 miglia al secondo [circa 644 Km al secondo, cioè 2.318.400 Km/h] attraverso l'intenso calore del Sole ed è stata letteralmente evaporata via".
Normalmente le comete della famiglia Kreutz sono osservabili attraverso un coronografo, un particolare telescopio che permette di osservare la corona del Sole occultando per mezzo di un disco centrale la luce diretta che arriva dalla sua superficie.
Un esempio lo avete nella splendida immagine della corona ripresa dall'osservatorio SOHO (SOlar Heliospheric Observatory) in cima al post, in cui si vede sulla destra proprio una cometa Kreutz ripresa il 5 Luglio 2011 (e molto probabilmente è la stessa che poi si è distrutta nel Sole).
Mediamente ogni tre giorni viene individuata una nuova cometa Kreutz, le più grandi delle quali restano visibili fino ad oltre 48 ore prima di scomparire per sempre dietro il disco di occultamento.
Video, Credit: NASA-SDO.
Fonte dati, NASA.
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