(La stazione ESA di Maspalomas, credit ESA)
NEWS SPAZIO :- Aggiungiamo un altro capitolo alla vicenda della sonda Russa Phobos-Grunt, lanciata l'8 Novembre scorso.
Un lancio perfetto l'aveva posizionata in orbita di parcheggio pronta ad iniziare un lungo viaggio verso il sistema Marziano. A bordo due missioni distinte, la prima Russa molto ambiziosa prevedeva di raggiungere la luna di Marte Phobos, atterrare, studiarla, prelevare un po' di materiale ed inviarlo a Terra mediante un apposito modulo di rientro. La seconda missione invece è Cinese, il satellite Yinghuo-1, avente come obiettivo immettersi in orbita intorno a Marte.
Qualcosa però non ha funzionato, non vi sono state le due accensioni dei propulsori dell’ultimo stadio previste per consentire a Phobos-Grunt di lasciare l'orbita Terrestre ed immettersi nell'orbita interplanetaria per Marte.
Come ormai sappiamo tutti molto bene Phobos-Grunt è rimasta bloccata in orbita Terrestre. Solamente pochi tentativi per contattarla via radio hanno avuto successo nelle settimane scorse.
L'Agenzia Spaziale Europea ha fornito assistenza da subito al personale Russo. Le due stazioni ESA di rilevamento a Perth in Australia ed a Maspalomas nelle Isole Canarie sono state modificate per consentire una connessione con la sonda Russa. Solamente Perth ha avuto successo, il 22 ed il 23 Novembre.
Dopodiché, a parte alcuni contatti radio con una stazione Russa in Kazakistan, più nulla. Phobos-Grunt è rimasta muta.
(Phobos-Grunt, credit Roscosmos)
La settimana scorsa Roscosmos (l'Agenzia Spaziale della Federazione Russa) aveva nuovamente richiesto un supporto dell'ESA, in particolare dalla stazione di Maspalomas per ulteriori tentativi, ma anche qui senza alcun successo.
La novità oggi è che stando a quanto pubblicato sul sito web dell'agenzia di stampa Russa Ria Novosti, Roscosmos ha chiesto all'ESA di continuare a provare, sempre da Maspalomas.
Da quello che ho letto, a partire da oggi alle ore 18:00 (ita) e fino a domani alle ore 24:00 (ita) Phobos-Grunt dovrebbe trovarsi in condizioni molto favorevoli, sempre sotto diretta luce del Sole per tutta la durata delle sue orbite. Questo ovviamente massimizzerebbe l'energia che la sonda potrebbe generare (a patto che i sistemi necessari siano funzionanti).
Probabilmente è questo particolare evento che ha indotto i manager di missione a voler compiere altri tentativi per contattare la sonda, direi quasi disperati, ma certamente opportuni. Aspettiamo.
Fonte dati, Ria Novosti.
Mi sempre strano che i Russi siano i soli riusciti a contattarla , secondo me ormai e andata, e solo questione di tempo prima che cada sulla Terra.Speriamo solo che cada in Mare o in una zona scarsamente abitata.
RispondiEliminase ci vogliono i pannelli solari in piena luce perchè ci dica solo ciao, come possono pensare di comunicare quando è su marte?
RispondiEliminaEppure i pannelli si sono aperti, come si vede da queste foto amatoriali
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