(Immagine, credit NASA)
NEWS SPAZIO :- Il nostro Pianeta viene giornalmente bombardato da corpi celesti, meteoriti ed asteroidi la cui traiettoria si interseca con il movimento orbitale della Terra. Rotta di collisione è il termine giusto e la quantità stimata è di circa 400 tonnellate (al giorno!).
I più piccoli tra questi vengono ad essere completamente distrutti dall'attrito che sperimentano durante il loro ingresso nell'atmosfera Terrestre. Solamente i più grandi riescono a raggiungere il suolo, tipicamente – e fortunatamente per noi – in forma di piccoli sassi, che comunque possono provocare danni.
Ad oggi l'unica vittima registrata causata da un meteorite risale al 1911 e si tratta di un cane. Di più drammatico interesse per noi sono invece gli impatti di grossi meteoriti, assolutamente più frequenti nel lontano passato del nostro Pianeta.
La stupenda foto che vedete in questo post ne è un esempio. Essa mostra il cratere da impatto Aorounga, o meglio quanto resta della caduta al suolo di un asteroide (o cometa) che secondo gli scienziati è avvenuto molte centinaia di milioni di anni fa.
Siamo in un'area del deserto del Sahara nel Nord del Ciad e questa bella immagine è stata ripresa il 29 Novembre 2005 dall'equipaggio Expedition 12 della Stazione Spaziale Internazionale.
Siamo in un'area del deserto del Sahara nel Nord del Ciad e questa bella immagine è stata ripresa il 29 Novembre 2005 dall'equipaggio Expedition 12 della Stazione Spaziale Internazionale.
Il cratere originale, del diametro di circa 17 Km, è stato seppellito dal tempo e dai sedimenti. Ciò che vediamo oggi sono le antiche cicatrici sulla superficie terrestre orientate in cerchi concentrici. I venti hanno parzialmente eroso i sedimenti portando in superficie le attuali strutture circolari.
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