NEWS SPAZIO :- Torniamo ad esplorare Marte con le fotografie spettacolari della sonda NASA Mars Reconnaissance Orbiter (MRO), in orbita intorno al Pianeta Rosso dal 2006. La fotocamera telescopica dell'esperimento HiRISE (High Resolution Science Imaging Experiment) ci regala (da sempre) foto mozzafiato, dal significato scientifico anche più importante.
La bellissima immagine che vedete in alto mostra evidenti segno di movimento sulla superficie del pianeta. No, non si tratta di marziani, ma di attività geologiche che concorrono a modellare il paesaggio.
Varie volte abbiamo già osservato che Marte è un pianeta attivo. Ebbene quello che vedete ne è un esempio. Sono mostrate dune presenti nell'emisfero sud.
In particolare quest'area è oggetto di osservazione da ormai tre anni marziani (circa sei anni terrestri). La foto seguente mostra la stessa area ripresa in momenti differenti
Sebbene le foto siano state scattate in differenti condizioni di illuminazione si può vedere chiaramente la presenza (nell'imagine più recente) di gole sulle dune che invece non esistevano in passato.
La seconda foto che avete qui sotto dà anch'essa un segnale dell'attività di Marte.
Abbiamo già parlato diffusamente in precedenza dei Dust Devils, turbini di vento e polvere che si formano anche nella nostra Terra. Le tracce che lasciano al loro passaggio sulla superficie sono molto suggestive. Essi muovendosi al suolo portano allo scoperto strati più scuri di materiale risultando nelle caratteristiche linee scure che vedete in foto.
L'ultima foto qui sotto mostra Aureum Chaos, situata nella parte orientale della Valles Marineris, un regione a sudovest di Aram Chaos.
Si tratta di un'area in cui è caratteristica la presenza di materiale di colore chiaro.
I dati dell'esperimento Omega della sonda Europea Mars Express hanno rilevato la presenza di materiali argillosi, fillosilicati, i quali fanno supporre che nel suo passato vi fossero grandi quantità d'acqua.
Immagini, credit NASA/JPL/University of Arizona.
Sempre stupende.
RispondiEliminaSe poi pensiamo che fino a un decennio fa o poco più non si sapeva e non si vedeva così il nostro amico Marte,fa ancora più specie..
Marte anche se non avesse una "ricchezza" sua nativa nel sottosuolo,cosa di cui si può dubitare,resterebbe comunque la nostra meta più ambita,sia da colonizzare che da portarci lassu' esperimenti in quantità astronomica,ovvero impiantarci laboratori da cui effettuare scoperte basilari anche per il nostro pianeta..
Si sa mai..cosa ci sia sotto quelle dune..
nulla..o tutto.