NEWS SPAZIO :- Circa un'ora e mezza dopo essere andati a letto i membri dell'equipaggio dello Space Shuttle Atlantis STS-135 sono stati svegliati alle 6:07 pm EDT (00:07 di questa mattina qui in Italia) da un allarme che indicava che uno dei 5 computer della navetta Americana si era disconnesso dalla rete di bordo.
Si è trattato del GPC-4 (General Purpose Computer 4), su cui stava girando un software di System Management.
L'equipaggio ha adottato le misure standard di recovery e per prima cosa il Comandante dell'Atlantis Ferguson ha spostato nel GPC-2 l'attività di GPC-4, procedura completata dopo 40 minuti.
Un dump della memoria del computer difettoso è stato poi inviato al Controllo di Missione a Terra per le analisi del caso. Dopodiché a GPC-4 è stato re-inizializato (ricaricato tutto il software) ed è stato fatto ripartire, cosa che ha fatto normalmente ed è quindi di nuovo online.
Qualche giorno fa si era verificato un problema ad un altro computer di bordo, GPC-3, anche questo completamente risolto (vedi qui). I due "glitch" sembrano essere del tutto scorrelati tra loro.
Lo Space Shuttle ha 5 computer di bordo di tipo "General Purpose". Sono macchine di una certa età che confrontati con gli attuali home computer possono sembrare molto antiquati. Basti pensare che dopo un upgrade del 1991 la capacità di memoria di ciascuno di essi è di 1 megabyte, con una potenza di calcolo di appena 1,4 milioni di istruzioni al secondo.
Tenete conto però dei forti vincoli che vi sono all'interno di un Orbiter. Pensate alle forti sollecitazioni meccaniche durante il decollo, alle vibrazioni, alle radiazioni presenti in orbita. Il primo criterio per un computer a bordo di un veicolo spaziale deve essere l'affidabilità e non la velocità. Occorrono componenti certificati per l'ambiente estremo in cui sono chiamati ad operare.
Inoltre come regola del tutto generale i processori attuali consumano molta più energia e scaldano di più rispetto ai loro predecessori. Un processore di qualche anno fa che riesce a soddisfare i vincoli di risposta, in grado cioè di far "girare" i programmi di controllo della navetta nei tempi richiesti, con affidabilità tale da superare i test ambientali è certamente la scelta più logica.
Come al solito ecco il riassunto del settimo giorno di missione di Atlantis
Fonte dati ed immagini, credit NASA.
La fotografia è mozzafiato!
RispondiEliminaComplimenti per questo blog.
Anonimi carissimi: registratevi e firmatevi.
RispondiEliminaSiamo tutti contenti di condividere questo blog.
Alla luce del sole.
Ognuno con le sue idee..Sergio che è colui che l'ha creato penso che ne abbia solo piacere.
Anche le critiche (ahimè mò io son un rompibOlle a volte:).. sono benaccette.
ma evitiamo l'anonimato.
Welcome:)