(Immagine, credit NASA)
NEWS SPAZIO :- I responsabili del programma spaziale "International Space Station" sono attualmente impegnati nella valutazione a lungo termine della configurazione della Stazione Spaziale Internazionale, in particolare del segmento US dell'avamposto orbitale.
Nei prossimi anni il nuovo scenario che si aprirà dopo la conclusione del programma Space Shuttle vedrà l'arrivo sulla Stazione di nuovi "veicoli spaziali", primi tra tutti i veicoli commerciali di rifornimento delle società SpaceX (Dragon) ed Orbital (Cygnus) previsti dal contratto NASA COTS (Commercial Orbital Transportation Services).
Secondo i piani attuali solamente quattro sono i punti di attracco (CBM, Common Berthing Mechanism) nel segmento US della Stazione, due nel Nodo 2 Harmony (porte Nadir e Zenith) ed altri due nel Nodo 3 Tranquillity (Forward ed AFT).
Solamente però le due porte di Harmony sono disponibili, una come porta principale e l'altra come porta di backup. Le porte presenti in Tranquillity invece non possono essere utilizzate per vari motivi, essenzialmente per problemi di ingombro nei confronti delle altre componenti della Stazione.
(Immagine, credit NASA)
La porta Zenith di Tranquillity, inoltre, pur essendo non occupata, non è utilizzabile in quanto nulla potrebbe agganciarvisi per non ingombrare l'antenna della Z1 Truss. Vi è quindi stato installato un punto di aggancio PVGF (Power & Video Grapple Fixture) da utilizzare come locazione di stoccaggio per il robot Dextre (SPDM, Special Purpose Dextrous Manipulator).
Due sono principalmente le nuove necessità che portano a voler aggiungere nuove porte CBM di attracco sulla Stazione. La prima è che si vorrebbe avere la capacità di accogliere sulla ISS due veicoli (VV, Visiting Vehicles) contemporaneamente mantenendo nel contempo libera un'altra porta di backup.
Inoltre, la porta Zenith di Harmony non è utilizzabile come backup per la navetta Cygnus a causa della posizione in cui su di essa è installato il PDGF (Power & Data Grapple Fixture, il punto di aggancio con cui la navetta può essere catturata dal braccio robotico della Stazione). Ad ogni modo la NASA sta lavorando con la società Orbital per determinare se è possibile individuare un differente posizionamento del PDGF sulla navetta Cygnus.
La seconda necessità per la creazione di nuove CBM è legata invece alle esigenze future di espansione della Stazione.
Tra l'altro è previsto che nel 2014 venga installato sulla porta Zenith del Nodo 2 il primo Common Docking Adapter (CDA), il sistema di aggancio che utilizzerà il meccanismo standard di docking IDSS (International Docking System Standard). A seguire un secondo CDA verrà installato anche sulla porta Forward sempre del Nodo 2.
I Program Manager di ISS stanno inoltre esaminando la possibilità di installare il CDA su un'estremità del PMA, invece che direttamente su di una porta CBM.
Consenguenza diretta di quanto sopra è che dopo il 2014 la porta Zenith di Harmony non potrà essere utilizzata come backup per i VV. Resterebbe quindi solamente un CBM disponibile (Nadir di Nodo 2).
E' però in corso lo sforzo per individuare i due CBM richiesti e varie opzioni sono al vaglio, tra cui cambiare la porta di installazione del modulo Permanent Multipurpose Module (PMM) - che verrà installato durante la prossima missione Shuttle STS-133 - oppure spostare la Cupola dalla sua attuale posizione.
Una ulteriore opzione per aggiungere nuove porte di attracco per la Stazione è installare il Nodo 4, detto anche DHS (Docking Hub System, ne abbiamo parlato qui) nella porta Forward di Nodo 2.
Fonte dati, NasaSpaceFlight.
Ah certo che di lavoro progettuale non manca ai nostri amici che gestiscono la ISS.
RispondiEliminaUn NOdo HUB con più attracchi sarebbe una soluzione ottimale se decentrato,diverrebbe a tutti gli effetti un "Molo d'attracco multiNavetta".
Evvai il "futuro" è tra noi..
A parte l'entusiasmo un pò sottotono,visto il nostro mondo reale come sta andando,e' una ottima new,Sergio,perchè se progettano o pensano sulla ISS vuol dire che qualcosa vorranno pur farci nei prossimi vent'anni.
Se si mettessero d'accordo potrebbero ridislocare una stazione più grossa o perlomeno la sua nascita in un'orbita ancora più alta,per servizi pesanti da e per le lune e i pianeti.
Fantascienza quasi pura questa..
Ma quasi unica strada percorribile per ammortizzare i costi di rientro e lancio.
E poi il passo successivo: Cantiere Orbitale.
Allora si che saremo NEL futuro Spaziale.
Ciao,
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