
NEWS SPAZIO :- I satelliti NASA TERRA ed AQUA monitorizzano l'evoluzione dell'enorme macchia di petrolio generatasi nel Golfo del Messico a seguito dell'esplosione ed affondamento della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon a 80Km (50 miglia) sudest del delta del fiume Mississipi.
A seguito dell'incidente avvenuto il 20 Aprile scorso il petrolio ha iniziato a fuoriuscire ed a riversarsi in mare ad un ritmo equivalente a 5000 barili al giorno.
Agli sforzi per contenere la perdita di greggio attualmente in corso si aggiunge il contributo dell'agenzia spaziale americana con i dati dei satelliti AQUA e TERRA utilizzati dal National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA).
La terribile immagine che vedete in alto è stata registrata il 29 Aprile dallo strumento MODIS (Moderate Imaging Spectroradiometer) a bordo di TERRA e mostra in colori naturali la macchia di greggio al largo delle coste della Louisiana, la cui estremità nord-est ha giù raggiunto il delta del Mississipi. Qui sotto un ingrandimento.
La terribile immagine che vedete in alto è stata registrata il 29 Aprile dallo strumento MODIS (Moderate Imaging Spectroradiometer) a bordo di TERRA e mostra in colori naturali la macchia di greggio al largo delle coste della Louisiana, la cui estremità nord-est ha giù raggiunto il delta del Mississipi. Qui sotto un ingrandimento.

La seguente immagine invece mostra la situazione di qualche giorno prima, il 27 Aprile.

(Immagine, fonte NOAA/NASA)
Il puntino rosso nella foto indica la posizione della piattaforma Deepwater Horizon.
Torniamo indietro di altri due giorni e vediamo nella fotografia seguente come si presentava la macchia di petrolio il 25 Aprile scorso, cinque giorni dopo l'esplosione della piattaforma, così come è stata registrata dal satellite AQUA (strumento MODIS).

(Immagine, fonte NASA/MODIS Rapid Response Team)
La Deepwater Horizon ospitava più di 120 persone e conteneva una stima di 17.000 barili di petrolio.
Il 30 Aprile il NOSS ha dichiarato l'incidente uno Spill of National Significance (SONS). Per la sua gravità, dimensione, posizione e per i potenziali impatti sulla salute pubblica e dell'ambiente questo tipo di incidente è di una complessità tale da richiedere un coordinamento straordinario federale, statale e locale.
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