(Immagine, fonte NASA/JPL-Caltech/T. Pyle SSC)
NEWS SPAZIO :- Nel numero di oggi 29 Aprile 2010 della rivista Nature (questo) sono pubblicati due studi indipendenti riguardanti entrambi l'asteroide 24 Themis, un corpo roccioso di 20 Km di ampiezza che si trova a 480 milioni di km dal Sole (circa tre volte la distanza Terra-Sole), per l'aesattezza nella cintura degli asteroidi, localizzata quest'ultima tra le orbite di Marte e Giove.
Entrambi gli studi si basano su osservazioni spettroscopiche effettuate dall'Infrared Telescope Facility della NASA a Mauna Kea nelle Hawaii ed i risultati sono a dir poco affascinanti. Per la prima volta infatti sono state trovate prove della presenza di ghiaccio d'acqua e (contemporaneamente) di molecole organiche complesse in un asteroide.
Fino ad ora tracce di acqua e molecole organiche erano state trovate in meteoriti ma mai in asteroidi, considerati essere solamente corpi rocciosi. 24 Themis è uno dei più grandi tra un gruppo di asteroidi simili tra loro. Esso condivide orbite simili con altri oggetti che presentano delle "code" come le comete, code che si suppone essere dovute alla sublimazione del ghiaccio in vapore acqueo.
La tecnica utilizzata per la scoperta su 24 Themis è per l'analisi spettroscopica della luce riflessa dall'asteroide, nella quale sono state trovate l'appunto le firme dell'acqua e di complesse molecole organiche al momento ancora non identificate.
Il primo studio ha osservato 24 Themis in vari suoi punti a brevi intervalli nel corso di vari anni (a partire dal 2002), mentre il secondo studio ha seguito l'asteroide per alcune ore in un ben preciso punto per rilevare ogni variazione durante la rotazione intorno al proprio asse.
Un sottile strato di ghiaccio ricopre 24 Themis (prova di ciò era già stata presentata in precedenza in varie conferenze da entrambi i gruppi di studio nel 2008 e nel 2009), cosa che sembra essere strana considerato la relativa vicinanza dal Sole. Una possibile spiegazione è che vi sia uno strato di ghiaccio all'interno dell'asteroide.
L'importanza della scoperta sta nel fatto che poiché gli oggetti presenti nella cintura degli asteroidi sono rimasti tali e quali per miliardi di anni, allora la presenza di acqua e composti organici potrebbe essere presente in quantità molto "significativa". Inoltre è viva l'ipotesi che tale acqua possa aver dato origine i nostri oceani terrestri, e - perché no - "inseminato" con molecole organiche complesse il pianeta, molecole che sono i mattoni fondamentali da cui si è evoluta la vita.
Ancora più acqua nel sistema solare quindi, con maggiori probabilità che tale fenomeno sia molto più diffuso nel cosmo.
QUESTA è una notiziona.
RispondiEliminaQuand'è che si inizia a "SCAVARE2 ste benedette rocce e il po' po' di ben di Dio che ci stanno dentro?:D
Io credo che se avessimo la tecnologia un pelo più abbordabile,la Terra diventerebbe RICCA a dir poco.Pensa solo al vantaggio "ecologico" di impiantare Centrali a Fissione su corpi rocciosi dove non ci son problemi di sorta o smaltire le nostre scorie.
Non vedo l'ora,sarebbe una manna per sto benedetto pianeta.