NEWS SPAZIO :- Sono arrivate le prime immagini del nuovo osservatorio NASA dedicato allo studio del nostro Sole, il satellite SDO (Solar Dynamics Observatory) lanciato lo scorso 11 Febbraio 2010 da Cape Canaveral.
L'aspettativa degli scienziati è quella di comprendere meglio le dinamiche della nostra stella. Alcune delle prime immagini arrivate mostrano dettali mai visti prima dell'attività solare.
Date un'occhiata alla spettacolare fotografia pubblicata qui sopra. Ripresa da SDO il 30 Marzo 2010 essa è il risultato di un'osservazione estrema su varie lunghezze d'onda della banda degli ultravioletti. Il colore rosso indica gas a temperature relativamente "basse", circa 59.727 °C (60.000 °K); il blu ed il verde sono invece gas "più caldi", con temperatura maggiore di 999.727 °C (1.000.000 °K).
"queste prime immagini mostrano una dinamica nel Sole che non avevo mai visto prima in 40 anni di ricerche solari" sono le parole di Richard Fisher, direttore della Heliophysics Division alla sede centrale NASA di Washington. "SDO cambierà la nostra comprensione del Sole e dei suoi processi che influenzano le nostre vite e la nostra società. Questa missione avrà un enorme impatto sulla scienza, simile all'impatto del Telescopio Spaziale Hubble sulla moderna astrofisica".
SDO è il satellite più avanzato in assoluto per lo studio del Sole. Nei suoi cinque anni di missione SDO ne esaminerà il campo magnetico ed aiuterà gli scienziati a comprenderne meglio la sua influenza sulla chimica dell'atmosfera terrestre e sul clima. SDO determinerà come viene generato il campo magnetico solare, come esso è strutturato e come viene convertito nei violenti eventi quali ad esempio il vento solare, i brillamenti solari e le CME (Coronal Mass Ejections, materiale espulso a gran velocità dall'atmosfera solare verso lo spazio esterno).
Quando queste immense nuvole di materiale sono dirette verso la Terra possono causare grandi tempeste magnetiche nella nostra magnetosfera e negli strati più alti della nostra atmosfera. Obiettivo fondamentale è quindi quello di migliorare la nostra abilità di predire tali fenomeni.
L'immagine che vedete qui sotto mette a confronto la dimensione relativa delle immagini prodotte da SDO con quelle di precedenti missioni dedicate allo studio della nostra stella.
Per la prima volta saranno campionate e registrate immagini dell'attività solare con una risoluzione 10 volte superiore alla TV in HD, una ogni 0,75 secondi. Per confronto SOHO cattura una foto del sole ogni 12 minuti e STEREO una ogni 90 secondi.
Dalla sua orbita geostazionaria SDO invia ogni giorno a Terra 1,5 Terabyte di dati. Si tratta di una bella cifra, pari a 1,5 x 1024 x 1024 x Megabyte = 1.572.864 MB, un milione e mezzo di megabyte, all'incirca mezzo milione di canzoni in formato MP3.
Gli strumenti a bordo del nuovo osservatorio americano sono tre.
Helioseismic and Magnetic Imager
Esso mappa il campo magnetico e "guarda" sotto la superficie opaca del Sole. Verranno riprese immagini nella banda visibile della radiazione elettromagnetica. Gli scienziati saranno in grado di registrare immagini agli ultrasuoni e studiare le regioni del Sole che hanno una particolare attività.
Atmospheric Imaging Assembly
E' un gruppo di quattro telescopi progettati per fotografare la superficie e l'atmosfera del Sole in 10 differenti lunghezze d'onda (o colori) selezionati per rivelare aspetti di interesse dell'attività solare.
Extreme Ultraviolet Variability Experiment
Questo esperimento misura le fluttuazioni delle emissioni radianti del Sole. Tali emissioni hanno effetti diretti sugli strati più alti dell'atmosfera terrestre, riscaldandoli e spezzandone atomi e molecole.
Guardate qui sotto uno dei primi spettacolari video realizzati con le nuove immagini di SDO. In particolare si tratta di una eruzione solare del 30 marzo 2010
Immagini, fonte NASA.
L'aspettativa degli scienziati è quella di comprendere meglio le dinamiche della nostra stella. Alcune delle prime immagini arrivate mostrano dettali mai visti prima dell'attività solare.
Date un'occhiata alla spettacolare fotografia pubblicata qui sopra. Ripresa da SDO il 30 Marzo 2010 essa è il risultato di un'osservazione estrema su varie lunghezze d'onda della banda degli ultravioletti. Il colore rosso indica gas a temperature relativamente "basse", circa 59.727 °C (60.000 °K); il blu ed il verde sono invece gas "più caldi", con temperatura maggiore di 999.727 °C (1.000.000 °K).
"queste prime immagini mostrano una dinamica nel Sole che non avevo mai visto prima in 40 anni di ricerche solari" sono le parole di Richard Fisher, direttore della Heliophysics Division alla sede centrale NASA di Washington. "SDO cambierà la nostra comprensione del Sole e dei suoi processi che influenzano le nostre vite e la nostra società. Questa missione avrà un enorme impatto sulla scienza, simile all'impatto del Telescopio Spaziale Hubble sulla moderna astrofisica".
SDO è il satellite più avanzato in assoluto per lo studio del Sole. Nei suoi cinque anni di missione SDO ne esaminerà il campo magnetico ed aiuterà gli scienziati a comprenderne meglio la sua influenza sulla chimica dell'atmosfera terrestre e sul clima. SDO determinerà come viene generato il campo magnetico solare, come esso è strutturato e come viene convertito nei violenti eventi quali ad esempio il vento solare, i brillamenti solari e le CME (Coronal Mass Ejections, materiale espulso a gran velocità dall'atmosfera solare verso lo spazio esterno).
Quando queste immense nuvole di materiale sono dirette verso la Terra possono causare grandi tempeste magnetiche nella nostra magnetosfera e negli strati più alti della nostra atmosfera. Obiettivo fondamentale è quindi quello di migliorare la nostra abilità di predire tali fenomeni.
L'immagine che vedete qui sotto mette a confronto la dimensione relativa delle immagini prodotte da SDO con quelle di precedenti missioni dedicate allo studio della nostra stella.
Per la prima volta saranno campionate e registrate immagini dell'attività solare con una risoluzione 10 volte superiore alla TV in HD, una ogni 0,75 secondi. Per confronto SOHO cattura una foto del sole ogni 12 minuti e STEREO una ogni 90 secondi.
Dalla sua orbita geostazionaria SDO invia ogni giorno a Terra 1,5 Terabyte di dati. Si tratta di una bella cifra, pari a 1,5 x 1024 x 1024 x Megabyte = 1.572.864 MB, un milione e mezzo di megabyte, all'incirca mezzo milione di canzoni in formato MP3.
Gli strumenti a bordo del nuovo osservatorio americano sono tre.
Helioseismic and Magnetic Imager
Esso mappa il campo magnetico e "guarda" sotto la superficie opaca del Sole. Verranno riprese immagini nella banda visibile della radiazione elettromagnetica. Gli scienziati saranno in grado di registrare immagini agli ultrasuoni e studiare le regioni del Sole che hanno una particolare attività.
Atmospheric Imaging Assembly
E' un gruppo di quattro telescopi progettati per fotografare la superficie e l'atmosfera del Sole in 10 differenti lunghezze d'onda (o colori) selezionati per rivelare aspetti di interesse dell'attività solare.
Extreme Ultraviolet Variability Experiment
Questo esperimento misura le fluttuazioni delle emissioni radianti del Sole. Tali emissioni hanno effetti diretti sugli strati più alti dell'atmosfera terrestre, riscaldandoli e spezzandone atomi e molecole.
Guardate qui sotto uno dei primi spettacolari video realizzati con le nuove immagini di SDO. In particolare si tratta di una eruzione solare del 30 marzo 2010
Immagini, fonte NASA.
Sergio,è una mia impressione da profano,o diciamo negli "ultimi" 2-5 anni vi è stata una "evoluzione" sistematica nell'approccio "umano e politico" verso lo Spazio in genere e le REALI necessità per l'Uomo di capirlo?
RispondiEliminaDirei..Alleuja,era ora.
Avevo 14 anni nel 1979 e usciva Guerre Stellari..e guardando in su mi chiedevo?
"ma quanti saranno in giro per sta galassia?"
Se qualcuno di senziente capitasse nell'orbita di plutone e seguisse le news della Terra..temo che scapperebbe a gambe,zampe,ali,pentapodi,volate.
Che razza "sgrausa" (ovvero=litigiosa,sfigata e meravigliosa allo stesso tempo) che siamo.
Il Sole.
Una Stella cosi'.."nella media" una G2V..eppure è riuscita e riesce a scaldare e dar vita a miliardi di vite su sto pianeta.
litigioso,bellissimo..infimo.
W la terra e il suo Sole.
passami la Romanticheria và,Sergio:D.
Io vivo in montagna e apprezzo molto questo pianeta proprio per dove lo vivo e come lo vivo.
Giorgio
Mezzocorona-Trento
ma dove le mettono 1,5 Tb di foto al giorno?
RispondiEliminaincredibile!
1,5 TB di foto al giorno per 5 anni... non ne sono sicuro ma credo che useranno Nebula, la piattaforma NASA di Cloud Computing
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