NEWS SPAZIO :- Continuiamo a parlare delle missioni americane Surveyor degli anni '60, il cui obiettivo principale era quello di aiutare gli ingegneri NASA a progettare i sistemi per consentire l'esplorazione umana della Luna.
Ed oggi nell'orbita lunare ecco un'altra missione NASA, il Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) - tra l'altro grande amico di questo blog - che nella sua operazione di mappatura ad altissima risoluzione del suolo lunare ci regala immagini emozionanti dall'altissimo valore scientifico.
Abbiamo già pubblicato le foto bellissime dei moduli lunari delle missioni Apollo (qui), delle prime sonde teleguitate (Lunakhod 1 e Lunakhod2) e delle missioni di recupero materiale Sovietiche (qui), oltre che alcuni Surveyor (Surveyor 1, Surveyor 3 e Surveyor 5).
Adesso è il turno di Surveyor 6, allunato nella piana del Sinus Medii (0.5° latitudine, 358.6° longitudine, praticamente nel centro della faccia visibile della Luna) il 10 Novembre 1967. Uno dei suoi esperimenti chiave era quello di misurare la chimica della superficie lunare con un alpha scattering detector, che indicò che il luogo in cui la sonda si era posata era costituito da basalto (simile a quanto misurato anche da Surveyor 5).
Al termine della sua missione a Surveyor 6 fu comandato di accendere i propri razzi per alcuni secondi. La sonda si alzò per circa 4 metri sopra la superficie per poi allunare nuovamente a circa 2,5 metri di distanza dalla posizione del suo primo allunaggio.
Si è trattato del primo decollo dal suolo lunare e dell'unico (almeno fino ad ora) veicolo ad atterrare due volte sulla Luna.
Ad ogni passaggio di LRO in corrispondenza di un particolare sito, l'angolo di incidenza dell'illuminazione solare è differente e questo fatto consente di identificare anche piccoli oggetti al suolo (un esempio sono proprio le sonde Surveyor), rendendo inoltre possibile comprenderne in maggior dettaglio anche la geologia locale. Date un'occhiata all'immagine qui sotto
Le immagini riprese verso mezzogiorno (con il sole alto nel cielo) accentuano sottili differenze nell'albedo (luminosità apparente), mentre le immagini registrate con il Sole basso all'orizzonte evidenziano la topografia.
Andate alla sezione 'LRO' del blog per essere aggiornati sulle ultime notizie ed immagini della missione NASA al seguente URL
Fonte dati, LROC.
Ed oggi nell'orbita lunare ecco un'altra missione NASA, il Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) - tra l'altro grande amico di questo blog - che nella sua operazione di mappatura ad altissima risoluzione del suolo lunare ci regala immagini emozionanti dall'altissimo valore scientifico.
Abbiamo già pubblicato le foto bellissime dei moduli lunari delle missioni Apollo (qui), delle prime sonde teleguitate (Lunakhod 1 e Lunakhod2) e delle missioni di recupero materiale Sovietiche (qui), oltre che alcuni Surveyor (Surveyor 1, Surveyor 3 e Surveyor 5).
Adesso è il turno di Surveyor 6, allunato nella piana del Sinus Medii (0.5° latitudine, 358.6° longitudine, praticamente nel centro della faccia visibile della Luna) il 10 Novembre 1967. Uno dei suoi esperimenti chiave era quello di misurare la chimica della superficie lunare con un alpha scattering detector, che indicò che il luogo in cui la sonda si era posata era costituito da basalto (simile a quanto misurato anche da Surveyor 5).
Al termine della sua missione a Surveyor 6 fu comandato di accendere i propri razzi per alcuni secondi. La sonda si alzò per circa 4 metri sopra la superficie per poi allunare nuovamente a circa 2,5 metri di distanza dalla posizione del suo primo allunaggio.
Si è trattato del primo decollo dal suolo lunare e dell'unico (almeno fino ad ora) veicolo ad atterrare due volte sulla Luna.
Ad ogni passaggio di LRO in corrispondenza di un particolare sito, l'angolo di incidenza dell'illuminazione solare è differente e questo fatto consente di identificare anche piccoli oggetti al suolo (un esempio sono proprio le sonde Surveyor), rendendo inoltre possibile comprenderne in maggior dettaglio anche la geologia locale. Date un'occhiata all'immagine qui sotto
Le immagini riprese verso mezzogiorno (con il sole alto nel cielo) accentuano sottili differenze nell'albedo (luminosità apparente), mentre le immagini registrate con il Sole basso all'orizzonte evidenziano la topografia.
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