NEWS SPAZIO :- Nella seconda conferenza NASA svoltasi ieri 2 febbraio 2010, l'Amministratore capo della NASA Charles Bolden ha presentato le cinque aziende private che hanno vinto la competizione NASA dell'American Recovery and Reinvestment Act of 2009. Ne abbiamo parlato qui in questo post di ieri
Durante la presentazione il capo della NASA ha così risposto alle critiche avanzate al nuovo corso proposto dal presidente Obama: "Sono rispettosamente in disaccordo se pensate che noi stiamo abbandonando il volo spaziale umano. Io penso che ci arriveremo più velocemente. Questa è una fondamentale ristrutturazione ed un nuovo modo per realizzare il business di sviluppare un programma che sia veramente sostenibile nel lungo termine. Questa è una tabella di marcia perfino per maggiori storici risultati... Noi non stiamo abbandonando il volo spaziale umano con uno sforzo di immaginazione. Siamo su di un nuovo corso ma il volo spaziale umano è nel nostro DNA".
E adesso qualche dettaglio in più sulle aziende private coinvolte in questo progetto.
Boeing
Riceverà 18 milioni di dollari per lavorare su di una capsula "manned" con capacità di sette astronauti che potrà essere lanciata da un lanciatore di classe media del tipo ELV (expendable launch vehicle, veicolo di lancio non riutilizzabile). Bruster Shaw della Boeing ha dichiarato: "Siamo in questo business da così tanto tempo ed abbiamo un legittimo interesse nella Stazione Spaziale Internazionale. Vogliamo vedere la ISS operare al suo massimo potenziale avendo una logistica robusta per la consegna di cargo ed equipaggi".
Da più di 50 anni infatti la Boeing progetta, sviluppa ed opera veicoli spaziali robotici e con equipaggio umano: dall'X-15 ai programmi Gemini, Apollo, Skylab fino allo Space Shuttle, la ISS ed il programma Constellation stesso.
Paragon Space Development Corporation
Riceverà 1,4 milioni di dollari per i "life support systems" (i sistemi di supporto vitale) principalmente per un sistema di Air Revitalization. Il presidente e fondatore Jane Poynter ha detto: "Abbiamo sviluppato e testato un insieme di tecnologie da usare di molti ambiti: ISS, Luna, Marte. 'Air Revitalization' è il primo di queste [tecnologie] e sarà un sistema chiavi in mano per essere usato su veicoli spaziali in molte missioni. Siamo profondamente impegnati nello sviluppo dello spazio per l'esplorazione umana".
Sierra Nevada Corporation
E' la società che ha ricevuto i finanziamenti maggiori: 20 milioni di dollari per lo sviluppo del loro "Dream Chaser", una navetta spaziale a sette posti basata sull'HL-20 che ricorda come forma la navetta CRV (Crew Return Vehicle oppure Crew Rescue Veichle) inizialmente progettata per la ISS come veicolo di ritorno per gli equipaggi della Stazione.
Una possibile eventuale configurazione di lancio vede il Dream Chaser in cima ad un razzo Atlas 5 della ULA.
Mark Sirangelo, vice presidente ha detto: "Lo spazio è 'duro', ci vuole molta cooperazione e lavoro di squadra [...] abbiamo fatto avanzare il nostro programma con successo. Siamo ansiosi di passare al prossimo livello".
United Launch Alliance
Riceverà 6,7 milioni di dollari per un sistema di rilevamento di emergenze tale da consentire il lancio di missioni "manned" (con equipaggi umani) lanciate da razzi vettori Atlas e Delta. Le parole di Mike Gass, presidente e CEO di ULA: "ULA ha sostenuto la nazione con più di 50 anni di esperienza. Atlas e Delta saranno usati per sostenere i 'commercial crew' nel futuro, e la sicurezza degli equipaggi è tutto, e noi forniremo un sistema sinergico per offrire un sostegno sicuro".
Blue Origin
Riceverà 3,7 milioni di dollari per un nuovo tipo di 'crew escape system', il sistema di sicurezza che entra in azione in caso di abort di un volo spaziale subito dopo il lancio, con lo scopo di garantire l'incolumità dell'equipaggio. Robert Millman di Blue Origin ha detto: "Ci siamo dedicati alla realizzazione di tecnologie per una duratura presenza umana nello spazio".
Alla conferenza stampa erano presenti anche l altre due compagnie che già anno acquisito i contratti COTS per i rifornimenti alla ISS, la Space Exploration Technologies (SpaceX) e la Orbital Sciences Corp..
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