NEWS SPAZIO :- Dopo vari mesi di studio il prossimo lunedì 16 novembre 2009 la NASA inizierà le attività per tentare di liberare il Mars Exploration Rover Spirit, rimasto insabbiato dal 23 aprile scorso in una zona di Marte denominata "Troy".
Verranno inviati al piccolo robot i primi comandi di guida per ruotare le sue cinque ruote funzionanti (la sesta has smesso di funzionare nel marzo 2006). Il giorno dopo Spirit spedirà a Terra i dati del primo tentativo, dati che saranno studiati dal team di missione prima di inviare ulteriori comandi per un nuovo tentativo.
La situazione si presenta però complessa e difficile. "Questo sarà un processo lungo e c'è un'alta probabilità che i tentativi di liberare Spirit non abbiano successo", sono le parole di Doug McCuistion, direttore del Mars Exploration Program alla sede centrale NASA di Washington, "[...] Muoversi su Marte è una sfida e qualunque sarà il risultato le cose imparate durante il lavoro per liberare Spirit aumenteranno la nostra conoscenza sul come analizzare il terreno marziano e su come guidare i futuri rover".
Non è però una sentenza di condanna. Ecco le parole di John Callas, Project Manager per Spirit ed Opportunity al laboratorio Jet Propulsion Laboratory di Pasadena: "Le indagini sul rover [...] e la nostra preparazione per riprendere il movimento è stata ampia ed approfondita. Abbiamo usato due differenti rover di test qui sulla Terra in condizioni che simulano al meglio possibile la situazione di Spirit".
I dati mostrano che Spirit è sul bordo di un piccolo cratere invisibile alla vista riempito di sabbia morbida.
Questo cratere è stato rilevato studiando la topografia dell'area. Le ruote destre del robot sono fuori dal cratere, su terreno più solido.
Il piano è quello di tentare di far muovere il rover in avanti ed eventualmente ruotare a destra per contrastare la pendenza a sinistra. Poiché quando il rover è rimasto insabbiato stava guidando "all'indietro", "andare avanti" in questo caso significherebbe ripercorrere tracce già lasciate, cosa più facile in quanto non ci sarebbe da percorrere nuova sabbia.
Parola d'ordine: Go Spirit!
Verranno inviati al piccolo robot i primi comandi di guida per ruotare le sue cinque ruote funzionanti (la sesta has smesso di funzionare nel marzo 2006). Il giorno dopo Spirit spedirà a Terra i dati del primo tentativo, dati che saranno studiati dal team di missione prima di inviare ulteriori comandi per un nuovo tentativo.
La situazione si presenta però complessa e difficile. "Questo sarà un processo lungo e c'è un'alta probabilità che i tentativi di liberare Spirit non abbiano successo", sono le parole di Doug McCuistion, direttore del Mars Exploration Program alla sede centrale NASA di Washington, "[...] Muoversi su Marte è una sfida e qualunque sarà il risultato le cose imparate durante il lavoro per liberare Spirit aumenteranno la nostra conoscenza sul come analizzare il terreno marziano e su come guidare i futuri rover".
Non è però una sentenza di condanna. Ecco le parole di John Callas, Project Manager per Spirit ed Opportunity al laboratorio Jet Propulsion Laboratory di Pasadena: "Le indagini sul rover [...] e la nostra preparazione per riprendere il movimento è stata ampia ed approfondita. Abbiamo usato due differenti rover di test qui sulla Terra in condizioni che simulano al meglio possibile la situazione di Spirit".
I dati mostrano che Spirit è sul bordo di un piccolo cratere invisibile alla vista riempito di sabbia morbida.
Questo cratere è stato rilevato studiando la topografia dell'area. Le ruote destre del robot sono fuori dal cratere, su terreno più solido.
Il piano è quello di tentare di far muovere il rover in avanti ed eventualmente ruotare a destra per contrastare la pendenza a sinistra. Poiché quando il rover è rimasto insabbiato stava guidando "all'indietro", "andare avanti" in questo caso significherebbe ripercorrere tracce già lasciate, cosa più facile in quanto non ci sarebbe da percorrere nuova sabbia.
Parola d'ordine: Go Spirit!
Incrociamo le dita!
RispondiElimina