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mercoledì 20 maggio 2009

L°ESA presenta i nuovi astronauti europei

NEWS SPAZIO :- L'Agenzia Spaziale Europea ha presentato oggi in una conferenza stampa i vincitori della selezione per astronauti iniziata l'anno scorso, alla presenza del direttore generale dell'ESA Jean-Jacques Dordain e del direttore ESA dei Voli Spaziali Umani Simonetta Di Pippo.

Sono sei le persone selezionate per entrare a far parte del Corpo Unico Astronauti Europeo. Ecco i nuovi astronauti:

1. Samantha Cristoforetti, Italia

2. Alexander Gerst, Germania

3. Andreas Mogensen, Danimarca

4. Luca Parmitano, Italia

5. Timothy Peake, Gaìran Bretagna

6. Thomas Pesquet, Francia

La selezione appena conclusa è la seconda in assoluto gestita direttamente dall'ESA (la prima è stata nel 1992).
Prima di queste il Corpo Unico Astronauti Europeo veniva alimentato da selezioni gestite direttamente all'interno degli stati membri (per l'Italia le selezioni nazionali si sono svolte nel 1998 e nel 2001).

All'inizio della selezione i posti disponibili erano stati definiti essere quattro, con altre quattro persone come backup. La scelta di nominare subito sei astronauti europei ha tenuto conto non solo delle opportunità di volo pianificate all'interno dei programmi ESA ma anche di quelle in essere da accordi bilaterali diretti tra NASA ed Agenzia Spaziale Italiana.

Le parole del direttore Dordain: "Siamo ad un punto di svolta nelle attività dell'ESA per quanto riguarda i voli spaziali umani. Lo scorso anno, con il lancio del laboratorio Columbus e dell'ATV Jules Verne, l'ESA è diventata a tutti gli effetti un membro della partnership della Stazione Spaziale Internazionale. Stiamo entrando adesso in una nuova fase dell'utilizzo delle uniche capacità offerte dalla ISS e di preparazione per l'esplorazione internazionale della Luna ed oltre. Questa nuova fase richiedeva il reclutamento di giovani talenti in grado di attingere dall'esperienza degli attuali astronauti, in grado di diventare passo dopo passo i rappresentanti dell'Europa nello spazio, che, insieme ai loro colleghi internazionali, vivranno, lavoreranno, esploreranno e riporteranno qui nel pianeta Terra ad ai suoi cittadini la loro esperienza unica, le loro imprese e la loro fiducia nel futuro. Tutti loro rappresentano la generazione che si muoverà dall'orbita bassa [terrestre] alla Luna".

I nuovi astronauti inizieranno il loro addestramento di base all'EAC (European Astronaut Centre) a Colonia, in Germania.

A tutti loro i più grandi complimenti da parte di News Spazio.

3 commenti:

  1. Ciao a tutti!
    Per prima cosa complimenti ai due nuovi astronauti italiani, che sono sicuro dimostreranno al meglio le loro qualita’!

    Poi…a questo punto mi sento di aprire il vaso di Pandora, riguardo all’Aeronautica e ai complimenti alla politica spaziale italiana…

    Dal 1998, anno di costituzione del Corpo Astronauti Europei, l’Italia aveva diritto ad avere 4 dei 16 astronauti del corpo costituito. In realta ce n’erano solo 3 (Guidoni, Nespoli, Vittori).
    Per colmare tale vuoto, nel Luglio 2001, l’ASI (Presidenza De Julio) bandi un concorso per un posto di astronauta Italiano nell’ambito del Corpo Astronauti Europei per missioni di lunga durata. A tale selezione (che vedeva in commissione anche Guidoni) hanno partecipato oltre 200 candidati, sottoposti a vari step (inglese, colloquio psico-attitudinale, visite mediche di ogni tipo, ulteriori colloqui psicologici, giochi di ruolo).
    Alla fine sono rimasti tre finalisti (io sono uno di questi…), che, inviati al Centro Astronauti Europeo a Colonia, hanno ottenuto la certificazione al volo spaziale. Dei tre, e’ stata fatta una graduatoria finale, che il Presidente dell’ASI avrebbe dovuto ratificare.
    Ora, questo passo finale non e’ mai avvenuto, e l’Italia in questi anni ha continuato ad avere 3-Guidoni (nel frattempo Parlamentare Europeo) =2 astronauti invece che i 4 di cui avrebbe avuto diritto.
    Quindi, prima di applaudire la politica spaziale italiana, ci penserei un attimo…oltre a chiedere conto di quanto e’ costata la selezione suddetta alle casse statali.
    Motivi possibili per tali conclusioni:
    1) il Presidente ASI era diventato il Prof.Vetrella (dapprima commissario straordinario) (si sa che e’ di nomina governativa, e nel Autunno 2001 Berlusconi diventava Presidente del Consiglio), e l’interesse per mantenere lo status quo italiano nel corpo astronauti era probabilmente decaduto;
    2) nessuno dei 3 finalisti era appartenente all’Aeronautica Militare: difatti, i piloti erano stati ad uno ad uno eliminati nei vari step della selezione, cosa sicuramente non gradita ai vertici dell’arma.

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  2. CONTINUA...

    Ora, ai giorni nostri, tra ASI e AMI (Aeronautica Militare Italiana) e’ stato siglato un accordo preciso che prevede un certo numero di missioni in appannaggio a astronauti appartenenti a AMI. Quindi, non mi stupisce il fatto che i nostri due nuovi eroi selezionati da ESA facciano parte di AMI, tenuto conto delle 3 opportunita’ di volo per ASI (una a Vittori e una ad ognuno dei due nuovi astronauti?). Il Commissario ESA e’ stato molto chiaro nella sua introduzione, ne hanno scelti 6 invece che 4 tenendo in conto le opportunita’ di volo italiane (cio’ vuol dire che gli astronauti italiani voleranno SOLO in queste missioni). E’ questo un successo? Mi sembra di no…anzi. Quelle missioni erano gia’ in nostro appannaggio…mancava solo la volonta’ politica di sfruttarle, e gli astronauti AMI per poterlo fare.

    Tornando all’opportunita’ di avere astronauti militari oppure no, personalmente penso che avere astronauti scienziati sia meglio, se non altro perche’ il compito prevalente, durante la permanenza di 6 MESI nello spazio, sara’ quello di fare esperimenti scientifici (ora che la Stazione e’ completata). Oltre al fatto che il pilotaggio ed il comando del vettore sono appannaggio del Paese proprietario del vettore…E’ complesso addestrare un astronauta con un background di pilota militare (anche con una laurea) a fare ricerca, conducendo al meglio esperimenti scientifici. Si, anche le scimmie possono premere un bottone, ma l’interpretazione di cio’ che succede e la messa in atto di azioni immediate puo’ comportare la riuscita o meno di un esperimento, e questo non si impara con l’addestramento per astronauta (per motivi di tempo…).

    Chiudo qui…se qualcuno ha voglia di ulteriori dettagli, non ho pb a rispondergli ( ceg1970 at hotmail.com).
    Ripeto, nessuna polemica con i vincitori, anzi, ma occhio ad applaudire troppo la politica spaziale italiana…o a voler negare i condizionamenti esistenti legati all’Aeronautica. Nella speranza che i prossimi astronauti italiani (presto Nespoli e Vittori non voleranno piu’…) non debbano per forza essere in forza ad AMI.

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  3. Le vicende relative alla selezione astronauti ASI del 2001/2002 NON sono note al pubblico, quindi è estremamente difficile riuscire a far comprendere ciò che nessuno conosce. L'ASI, poi, in questi sette anni ha cambiato gestione quattro volte, due delle quali sono commissariamenti.
    Risultato: nessuno conosce i fatti dell'ultima selezione astronauti ASI, fatti che vanno dal 2002 al 2008, solamente gli addetti ai lavori ne sono a conoscenza. Un fatto oggettivo è che in tutto questo tempo ASI ed Italia sono state totalmente assenti (mentre gli altri partner spaziali europei continuavano a costruire strategie importanti nei voli abitati). Il contingente italiano in EAC non è mai stato colmato.
    Il perchè di questa mancanza di strategia italiana abbiamo cercato di scoprirlo varie volte ma invano... Risultato: l'ASI ha selezionato tre persone, le ha certificate ESA al volo spaziale e poi non ha fatto null'altro.
    Insomma, ci è voluta l'ESA per scoprire e premiare le eccellenze dei giovani italiani.
    Un grosso in bocca al lupo a tutti i nuovi sei!
    Ad ogni modo corre voce che verrà pubblicato un libro che racconterà la storia degli "astronauti dimenticati"...

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