NEWS SPAZIO :- La scorsa settimana Kepler aveva aperto il suo occhio. Adesso la missione Kepler ha rilasciato le sue prime immagini che mostrano la zona target del cielo in cui Kepler andrà alla ricerca di pianeti extra-solari simili alla Terra.
La "zona di caccia" si trova nella regione delle costellazioni Cygnus e Lyra della nostra galassia ed è mostrata dalla prima immagine pubblicata qui sopra. Si stima che all'interno di tale regione vi siano 4,5 milioni di stelle, delle quali più di 100.000 sono state selezionate come candidate per l'attività di Kepler. Questa immagine è stata catturata il giorno 8 aprile 2009, un giorno dopo la rimozione del coperchio protettivo dal telescopio di bordo.
L'area in basso a destra dell'immagina appare più luminosa perché è più vicina al piano galattico e quindi è più "densa" di stelle. L'area in alto a sinistra è all'opposto e quindi appare più scura in quanto vi sono meno stelle.
Le linee scure che formano la griglia nell'immagine mostrano come il piano focale è disposto nella fotocamera di Kepler, 95 megapixel distribuiti in 42 CCD, accoppiati a due a due per formare moduli quadrati. Le linee scure più fini mostrano la separazione tra due CCD accoppiati.
Nell'immagine sono evidenziate in giallo anche un ammasso di stelle note (NGC 6791), ed una stella che possiede un eso-pianeta già scoperto in precedenza (TrES-2). NGC 6791 è "vecchio" di 8 miliardi di anni e dista da noi ben 13.000 anni luce. E' chiamato un "ammasso aperto" (open cluster) perchè le sue stelle sono poco legate tra loro ed hanno iniziato a distanziarsi l'una con l'altra. TrES-2 è un pianeta gassoso molto caldo "tipo-Giove".
Al seguente link troverete la stessa immagine alla risoluzione massima. La dimensione è di 5MB, ma andate a vederla: ne vale la pena!
http://www.nasa.gov/images/content/330044main_KeplerFOVsmall.jpg
La seconda immagine pubblicata qui sotto
La "zona di caccia" si trova nella regione delle costellazioni Cygnus e Lyra della nostra galassia ed è mostrata dalla prima immagine pubblicata qui sopra. Si stima che all'interno di tale regione vi siano 4,5 milioni di stelle, delle quali più di 100.000 sono state selezionate come candidate per l'attività di Kepler. Questa immagine è stata catturata il giorno 8 aprile 2009, un giorno dopo la rimozione del coperchio protettivo dal telescopio di bordo.
L'area in basso a destra dell'immagina appare più luminosa perché è più vicina al piano galattico e quindi è più "densa" di stelle. L'area in alto a sinistra è all'opposto e quindi appare più scura in quanto vi sono meno stelle.
Le linee scure che formano la griglia nell'immagine mostrano come il piano focale è disposto nella fotocamera di Kepler, 95 megapixel distribuiti in 42 CCD, accoppiati a due a due per formare moduli quadrati. Le linee scure più fini mostrano la separazione tra due CCD accoppiati.
Nell'immagine sono evidenziate in giallo anche un ammasso di stelle note (NGC 6791), ed una stella che possiede un eso-pianeta già scoperto in precedenza (TrES-2). NGC 6791 è "vecchio" di 8 miliardi di anni e dista da noi ben 13.000 anni luce. E' chiamato un "ammasso aperto" (open cluster) perchè le sue stelle sono poco legate tra loro ed hanno iniziato a distanziarsi l'una con l'altra. TrES-2 è un pianeta gassoso molto caldo "tipo-Giove".
Al seguente link troverete la stessa immagine alla risoluzione massima. La dimensione è di 5MB, ma andate a vederla: ne vale la pena!
http://www.nasa.gov/images/content/330044main_KeplerFOVsmall.jpg
La seconda immagine pubblicata qui sotto
è uno zoom in una piccola porzione del campo di visuale di Kepler, appena lo 0,2% di esso, in cui viene mostrato proprio l'ammasso aperto NGC 6791.
"Abbiamo speso anni nella progettazione di questa missione, ed essere in grado adesso di vedere attraverso i suoi occhi è tremendamente emozionante", sono le parole di Eric Bachtell, il capo di ingegneria sistemi di Kepler alla Ball Aerospace & Technology Corp. in Boulder, Colorado. Bachtell lavora alla progettazione, sviluppo e test di Kepler da nove anni.
Ma la caccia non è ancora iniziata. Kepler infatti è ancora in fase di calibrazione e test. Dobbiamo aspettare ancora un paio di mesi.
Le altre immagini pubblicate dalla NASA, da scaricare anche in alta risoluzione le trovate qui
http://www.nasa.gov/mission_pages/kepler/multimedia/20090416.html
Per tutti i dettagli della missione Kepler consultate qui
http://newsspazio.blogspot.com/2009/01/la-missione-del-telescopio-spaziale.html
Per essere sempre aggiornati date un'occhiata alla sezione del blog dedicata alla missione kepler, qui
http://newsspazio.blogspot.com/search/label/kepler
Immagini, fonte NASA/Ames/JPL-Caltech.
"Abbiamo speso anni nella progettazione di questa missione, ed essere in grado adesso di vedere attraverso i suoi occhi è tremendamente emozionante", sono le parole di Eric Bachtell, il capo di ingegneria sistemi di Kepler alla Ball Aerospace & Technology Corp. in Boulder, Colorado. Bachtell lavora alla progettazione, sviluppo e test di Kepler da nove anni.
Ma la caccia non è ancora iniziata. Kepler infatti è ancora in fase di calibrazione e test. Dobbiamo aspettare ancora un paio di mesi.
Le altre immagini pubblicate dalla NASA, da scaricare anche in alta risoluzione le trovate qui
http://www.nasa.gov/mission_pages/kepler/multimedia/20090416.html
Per tutti i dettagli della missione Kepler consultate qui
http://newsspazio.blogspot.com/2009/01/la-missione-del-telescopio-spaziale.html
Per essere sempre aggiornati date un'occhiata alla sezione del blog dedicata alla missione kepler, qui
http://newsspazio.blogspot.com/search/label/kepler
Immagini, fonte NASA/Ames/JPL-Caltech.
Ottimo articolo News Spazio! Questo è il tipo di scienza che la NASA deve perseguire. Credo che anche Bob Park sarebbe d'accordo, infatti ecco la sua ultima lettera al presidente degli Stati Uniti:
RispondiEliminaSPACE: A LETTER TO THE PRESIDENT ABOUT NASA SCIENCE.
Dear Mr. President: Last month you said the space agency is drifting and needs a mission "appropriate for the twenty-first century." The new Administrator, you said, should think about "the next great adventures and discoveries under the NASA banner." I know you've been busy with G20 stuff and haven't had time to name this visionary, so in an effort to help What's New did the thinking for whoever it will be: 1) Astronauts are a relic of the 1960's "space race" and a major obstacle to the continued exploration of space. Therefore the ISS, which serves no useful purpose anyway, should be given to China and the crew sent home on the Soyuz. Maybe astronauts could be awarded medals for courage in fighting the Cold War. 2) Global-warming critics insist climate change is the result of solar variations and is not anthropogenic. Therefore, NASA should move with due haste to locate DSCOVR at the unique Lagrange-1 vantage point to resolve this question. 3) The greatest quest in science is to find life to which we are not related. Therefore, NASA's robotic exploration of the solar system should be expanded to include the ocean moons of Jupiter. There should also be a ban on human visits to any planet that might harbor life; we're crawling with bugs. 4) The great discovery of this century is the existence of planets around other stars. The bad news is that we can't get to an exoplanet. The good news is they can't get here. Therefore we should employ the huge advances in optical technology to develop a new generation of advanced space telescopes capable of examining exoplanets for evidence of life.
Per prima cosa lasciami dare atto a Mr. Park di essere una persona determinata nel perseguire le proprie convinzioni. Ed anche molto coerente, visto che da tanto tempo le sue affermazioni vertono tutte su "abbasso il manned, viva l'unmanned".
RispondiEliminaE' certamente un punto di vista, ma non il mio. Prendo fortemente le distanze da quanto egli afferma, anche se spero che si tratti solamente di una provocazione. Dare la ISS ai cinesi? E' perfino oltre la fantascienza.
Ci sono cose che vengono fatte meglio dai robot, ed altre che solo l'uomo riesce (ancora) a fare. E questo è un dato di fatto.
Manned ed Unmanned devono andare "a braccetto", insieme. E' l'unico modo per avanzare in scienza, tecnologia, esplorazione.
Che poi si riesca come umanità ad integrare con successo i due approcci è un altro discorso.
Cristoforo Colombo si accontentò di guardare il nuovo mondo da lontano?
Ciao e grazie del tuo commento.
Mi permetto solo di correggere la definizione di "open cluster": in gergo astronomico si definisce più propriamente "ammasso aperto" e non sciame.
RispondiEliminaComplimenti x il blog sempre aggiornato!
Grazie per la tua segnalazione, provvedo a correggere.
RispondiEliminaciao
Grazie a te x rendere note le scienze spaziali ed astronomiche al pubblico della Rete.
RispondiEliminaComunque gli ammassi stellari sono numerosissimi nell'universo e vengono classificati dagli astronomi in due tipi: aperti e globulari.
Per maggiori dettagli:
http://it.wikipedia.org/wiki/Ammassi_stellari
P.S. Anche io da esperto astrofilo seguo le news spaziali in inglese sui siti stranieri ormai da 30 anni (per fortuna che conosco l'inglese!) ma tu hai almeno il tempo e la buona volontà di tradurli e pubblicarli per tutti coloro che non hanno la possibilità di documentarsi altrove.
Davvero bravo e complimenti!
Ti ringrazio per i complimenti.
RispondiEliminaA presto