NEWS SPAZIO :- Oggi un detrito spaziale è passato pericolosamente vicino alla Stazione Spaziale Internazionale, tanto da attivare le misure di emergenza per l'incolumità dell'equipaggio.
I tre membri dell'equipaggio, l'Expedition 18, adottando le "close-out procedures" hanno evacuato la Stazione Spaziale Internazionale rifugiandosi nella navicella Soyuz, perennemente agganciata (e che oltre che a trasportare gli astronauti funge anche da eventuale scialuppa di salvataggio), per tutta la durata dell'emergenza.
Emergenza che è bene dirlo subito si è conclusa con un cessato allarme e con un ritorno alla normalità.
Questa mattina, la NASA e il controllo missione a Mosca hanno ricevuto un allarme "RED threshold late notice conjunction threat alert”, con la conferma che un oggetto sarebbe passato vicino alla ISS intorno alle ore 17:39. L'oggetto è catalogato come 25090 PAM-D, e pare essere un pezzo di un razzo appartenuto ad un satelite in disuso, dal peso inferiore al chilogrammo e del diametro di circa 0,009 metri - c'è un po' di confusione in giro sulle dimensioni reali - sulla base di stime della NASA.
Il controllo missione ha informato l'equipaggio della ISS che la possibilità di un impatto con la Stazione era bassa, tuttavia in caso di collisione i danni sarebbero stati considerevoli.
L'equipaggio ha risposto velocemente eseguendo le procedure di emergenza previste, chiudendo i vari portelloni e le coperture delle finestre prima di entrare nella Soyuz.
In caso di collisione il tempo utile sarebbe stato di circa 10 minuti, sufficiente a chiudere il portellone della Soyuz e tornare sulla Terra.
L'oggetto è passato a 4,5 Km di distanza dalla Stazione Spaziale Internazionale.
Il detrito era stato inizialmente classificato a basso pericolo di impatto, ma successivi "tracking" avevano portato a pensare ad un pericolo maggiore. Normalmente, quando un oggetto viene considerato ad alto pericolo, vengono accesi i razzi della ISS per evitare l'oggetto, ma in questo caso il tempo di preavviso era stato troppo breve.
Al termine dell'emergenza l'equipaggio è rientrato nella Stazione, ha riaperto i portelloni ed ha riattivato i sistemi che erano stati spenti. Dopodiché tutto è tornato al normale programma di lavoro.
Immagine, fonte NASA.
I tre membri dell'equipaggio, l'Expedition 18, adottando le "close-out procedures" hanno evacuato la Stazione Spaziale Internazionale rifugiandosi nella navicella Soyuz, perennemente agganciata (e che oltre che a trasportare gli astronauti funge anche da eventuale scialuppa di salvataggio), per tutta la durata dell'emergenza.
Emergenza che è bene dirlo subito si è conclusa con un cessato allarme e con un ritorno alla normalità.
Questa mattina, la NASA e il controllo missione a Mosca hanno ricevuto un allarme "RED threshold late notice conjunction threat alert”, con la conferma che un oggetto sarebbe passato vicino alla ISS intorno alle ore 17:39. L'oggetto è catalogato come 25090 PAM-D, e pare essere un pezzo di un razzo appartenuto ad un satelite in disuso, dal peso inferiore al chilogrammo e del diametro di circa 0,009 metri - c'è un po' di confusione in giro sulle dimensioni reali - sulla base di stime della NASA.
Il controllo missione ha informato l'equipaggio della ISS che la possibilità di un impatto con la Stazione era bassa, tuttavia in caso di collisione i danni sarebbero stati considerevoli.
L'equipaggio ha risposto velocemente eseguendo le procedure di emergenza previste, chiudendo i vari portelloni e le coperture delle finestre prima di entrare nella Soyuz.
In caso di collisione il tempo utile sarebbe stato di circa 10 minuti, sufficiente a chiudere il portellone della Soyuz e tornare sulla Terra.
L'oggetto è passato a 4,5 Km di distanza dalla Stazione Spaziale Internazionale.
Il detrito era stato inizialmente classificato a basso pericolo di impatto, ma successivi "tracking" avevano portato a pensare ad un pericolo maggiore. Normalmente, quando un oggetto viene considerato ad alto pericolo, vengono accesi i razzi della ISS per evitare l'oggetto, ma in questo caso il tempo di preavviso era stato troppo breve.
Al termine dell'emergenza l'equipaggio è rientrato nella Stazione, ha riaperto i portelloni ed ha riattivato i sistemi che erano stati spenti. Dopodiché tutto è tornato al normale programma di lavoro.
Immagine, fonte NASA.
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