NEWS SPAZIO :- La NASA ha tenuto oggi una conferenza stampa per illustrare il fallito lancio del satellite OCO (Orbiting Carbon Observatory), di cui abbiamo parlato in questo post.
Sembra appurato che la carenatura protettiva del payload (il "naso" del razzo vettore che protegge il satellite durante le prime fasi di volo nell'atmosfera terrestre) non si sia separata nei tre minuti dopo il lancio per consentire a OCO di inserirsi in orbita (immagine, fonte Orbital Sciences Corporation).
John Brunschwyler, della società Orbital Sciences Corporation che ha realizzato il razzo vettore Taurus XL, ha detto: "La carenatura ha un peso considerevole, e quando questa si separa si ottiene [intende il satellite] un picco di accelerazione. Non abbiamo avuto quel picco di accelerazione, e come diretto risultato del continuare a portare tutto quel peso extra, non siamo stati in grado arrivare in orbita. E quindi, le indicazioni iniziali sono che il veicolo non ha avuto sufficienre Delta V per raggiungere l'orbita, ed è atterrato nell'oceano in prossimità dell' Antartide".
Subito è stata convocata una commissione di inchiesta per determinare le cause dell'incidente. Il direttore dei lanci ELV (Expendable Launch Vehicle) NASA Chuck Dovale ha detto: "Il nostro obiettivo sarà quello di trovare la causa primaria e non lanceremo la missione Glory fino a che non la troveremo". Glory è la prossima missione dedicata alle scienze della Terra il cui lancio è pianificato per il prossimo giugno 2009, vedi qui.
Brunschwyler ha spiegato: "La carena si separa tramite una sequenza di quattro impulsi elettrici provenienti da una centralina elettronica, due impulsi primari e due impulsi ridondanti, i quali separano longitudinalmente la parte verticale della carena. Dopo circa 80 millisecondi la base viene separata nella stessa maniera. Abbiamo avuto la conferma che sono state inviate le sequenze corrette. Avevamo buoni livelli di energia ed anche indicazioni positive dall'elettronica di bordo che ha inviato le sequenze. A tre minuti dal lancio abbiamo osservato vari dati di telemetria che abbiamo cercato di correlare. Quando la carena si divide abbiamo dei cavi che si rompono e danno così indicazione della separazione avvenuta, ma tali indicazioni non ci sono state".
Ma i dati più significativi sono stati la mancanza di accelerazione a causa del minore peso che ci sarebbe stato se la carena si fosse separata correttamente.
Ancora Brunschwyler: "Riceviamo costantemente i valori di altitudine e velocità. Il veicolo non ha sorvolato nessuna regione [fuori dall'acqua], e tutte le indicazioni sono che OCO è atterrato vicino all'Antartide. Domani sapremo essere più precisi sul luogo [dell'impatto]".
Brunschyler ha aggiunto anche che poiché tutti gli stadi del razzo avevano ormai bruciato per tutto il loro tempo di volo, non dovrebbero esserci propellenti nocivi (Idrazina) a bordo del razzo stesso.
Michael Freilich, direttore NASA della Earth Science Division ha detto: "Nei prossimi giorni, settimane e mesi valuteremo attentamente come andare avanti e come fare avanzare la scienza, considerando le risorse che abbiamo in orbita adesso, le risorse dai nostri partner internazionali e l'esistenza di parti di ricambio [dispositivi realizzati in più di una copia] in modo da rimettere in piedi un programma di volo per continuare il più rapidamente possibile laddove OCO ci ha lasciato".
Su YouTube ecco il video del lancio
http://www.youtube.com/v/pulVvfZVe4o&hl=en&fs=1
Fonte dati: NASA, Universe Today.
Sembra appurato che la carenatura protettiva del payload (il "naso" del razzo vettore che protegge il satellite durante le prime fasi di volo nell'atmosfera terrestre) non si sia separata nei tre minuti dopo il lancio per consentire a OCO di inserirsi in orbita (immagine, fonte Orbital Sciences Corporation).
John Brunschwyler, della società Orbital Sciences Corporation che ha realizzato il razzo vettore Taurus XL, ha detto: "La carenatura ha un peso considerevole, e quando questa si separa si ottiene [intende il satellite] un picco di accelerazione. Non abbiamo avuto quel picco di accelerazione, e come diretto risultato del continuare a portare tutto quel peso extra, non siamo stati in grado arrivare in orbita. E quindi, le indicazioni iniziali sono che il veicolo non ha avuto sufficienre Delta V per raggiungere l'orbita, ed è atterrato nell'oceano in prossimità dell' Antartide".
Subito è stata convocata una commissione di inchiesta per determinare le cause dell'incidente. Il direttore dei lanci ELV (Expendable Launch Vehicle) NASA Chuck Dovale ha detto: "Il nostro obiettivo sarà quello di trovare la causa primaria e non lanceremo la missione Glory fino a che non la troveremo". Glory è la prossima missione dedicata alle scienze della Terra il cui lancio è pianificato per il prossimo giugno 2009, vedi qui.
Brunschwyler ha spiegato: "La carena si separa tramite una sequenza di quattro impulsi elettrici provenienti da una centralina elettronica, due impulsi primari e due impulsi ridondanti, i quali separano longitudinalmente la parte verticale della carena. Dopo circa 80 millisecondi la base viene separata nella stessa maniera. Abbiamo avuto la conferma che sono state inviate le sequenze corrette. Avevamo buoni livelli di energia ed anche indicazioni positive dall'elettronica di bordo che ha inviato le sequenze. A tre minuti dal lancio abbiamo osservato vari dati di telemetria che abbiamo cercato di correlare. Quando la carena si divide abbiamo dei cavi che si rompono e danno così indicazione della separazione avvenuta, ma tali indicazioni non ci sono state".
Ma i dati più significativi sono stati la mancanza di accelerazione a causa del minore peso che ci sarebbe stato se la carena si fosse separata correttamente.
Ancora Brunschwyler: "Riceviamo costantemente i valori di altitudine e velocità. Il veicolo non ha sorvolato nessuna regione [fuori dall'acqua], e tutte le indicazioni sono che OCO è atterrato vicino all'Antartide. Domani sapremo essere più precisi sul luogo [dell'impatto]".
Brunschyler ha aggiunto anche che poiché tutti gli stadi del razzo avevano ormai bruciato per tutto il loro tempo di volo, non dovrebbero esserci propellenti nocivi (Idrazina) a bordo del razzo stesso.
Michael Freilich, direttore NASA della Earth Science Division ha detto: "Nei prossimi giorni, settimane e mesi valuteremo attentamente come andare avanti e come fare avanzare la scienza, considerando le risorse che abbiamo in orbita adesso, le risorse dai nostri partner internazionali e l'esistenza di parti di ricambio [dispositivi realizzati in più di una copia] in modo da rimettere in piedi un programma di volo per continuare il più rapidamente possibile laddove OCO ci ha lasciato".
Su YouTube ecco il video del lancio
http://www.youtube.com/v/pulVvfZVe4o&hl=en&fs=1
Fonte dati: NASA, Universe Today.
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