Cerca in News Spazio

martedì 9 dicembre 2008

Aiuti della Russia al programma spaziale dell°India

Ancora notizie di collaborazione spaziale tra differenti nazioni. Qualche giorno fa avevo pubblicato questo post sugli ambiziosi (e sacrosanti) obiettivi dell'India in ambito spaziale. Ecco oggi un altro po' di notizie.

Come riportato ieri da IT Examiner e da The China Post la Russia offrirà aiuto all'India nello sviluppo del suo programma spaziale sulla base di un accordo di intesa. Secondo quanto affermato da Anatoly Perminov, il capo dell'agenzia spaziale della federazione russa, l'India potrebbe ottenere un proprio veicolo spaziale dopo il 2015. Inoltre un astronauta Indiano potrebbe volare in una Soyuz russa nel 2013. Le parole di Perminov:"Da questo momento l'India si sta muovendo lungo il vero modo per creare un programma spaziale manned".

L'India ha già allocato un budget di circa 86,8 milioni di dollari per lo sviluppo di Chandrayaan-2. Secondo quanto riportato da IT Examiner, il nuovo veicolo di atterraggio, il "lander", sarà realizzato in Russia, mentre il rover lunare sarà progettato congiuntamente tra Nuova Deli e Mosca (Immagine, fonte Agenzia Spaziale Indiana, ISRO).

Da tutto questo sembrerebbe quindi che tra i due paesi vi sia una forte determinazione a collaborare insieme ad ampio spettro. Un altro passo verso una collaborazione spaziale "planetaria"?

1 commento:

  1. Ennesimo successo spaziale dell’India: RISAT-2B è in orbita

    l 22 maggio 2019, mentre in Italia erano le due di notte, nella piccola isola di Sriharikota, nel golfo del Bengala, in India, erano già le 5:30 di mattina e oltre alle prime luci del crepuscolo astronomico nel cielo splendevano i motori del poco conosciuto razzo PSLV-CA, al suo 48º volo. Portava in orbita il satellite RISAT-2B, progettato per la ricognizione radar del territorio indiano e pakistano.

    Il razzo aveva numerazione PLSV-C46 ed era di tipo PLSV-CA, core alone, senza cioè booster laterali. Quelli che si vedono nella foto e sembrano quattro mini-booster sono in realtà due piccoli stabilizzatori aerodinamici e due stabilizzatori di assetto. Il vettore è alto solamente 44 metri, ma ha delle ottime performance grazie ai suoi 4 stadi, una configurazione atipica rispetto ai sistemi di lancio di altre agenzie spaziali: nella sua versione più potente con 6 booster ha ottenuto notevoli successi, è stato usato per lanciare la sonda Mangalyaan, attualmente in orbita attorno a Marte, e anche per immettere 104 satelliti in orbita in un lancio unico.

    Il carico utile era costituito dal satellite RISAT-2B, di 615 kg, inserito in orbita a 557 km di quota e 37° di inclinazione. Il satellite, dotato di strumentazione radar per individuare dettagli sulla Terra con una risoluzione di 1 metro, ha una vita operativa programmata di 5 anni. La missione ha un duplice scopo, militare e scientifico: anche se non potrà essere utilizzato per una sorveglianza globale a causa della sua inclinazione bassa, servirà per controllare i confini marittimi e terrestri dell’India..

    CONTINUA..

    https://www.astronautinews.it/2019/05/ennesimo-successo-spaziale-dellindia-risat-2b-e-in-orbita/

    RispondiElimina

Chiunque può liberamente commentare e condividere il proprio pensiero. La sola condizione è voler contribuire alla discussione con un approccio costruttivo e rispettoso verso tutti. Evitate di andare off-topic e niente pubblicità, grazie.