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lunedì 1 settembre 2008

Sempre più movimenti per tenere in vita lo Shuttle oltre il 2010

(immagine, fonte NASA)

Faccenda sempre più complessa quella relativa alla fine del programma spaziale americano Space Shuttle programmata per il 2010, e che avrà come primo risultato la dipendenza americana dalle navicelle Soyuz russe per inviare i propri astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, almeno fino alla data prevista del 2015, anno in cui dovrebbe diventare operativo il programma Constellation.

All'interno del Congresso Americano da mesi vi sono movimenti che non vedono di buon occhio instaurarsi di una tale dipendenza verso i russi.
Varie sono state le iniziative per tentare di "fare qualcosa". Faccio cenno solamene alla richiesta dell'astronauta americano John Glenn - il primo ad aver effettuato un'orbita intorno alla Terra nel 1962, ed un volo shuttle nel 1998 - in favore di un prolungamento del programma Shuttle.


Come già accennato in precedenza (qui) è di pochi giorni fa la lettera che tre senatori, tra cui il candidato presidenziale John McCain, hanno mandato alla Casa Bianca proprio per richiedere un prolungamento dei voli Shuttle.
Si sono espressi a favore dell'iniziativa anche altri due senatori dell'Alabama, Richard Shelby (R-Tuscaloosa) e Jeff Sessions (R-Mobile), che secondo quanto riportato dal Times avrebbero però aggiunto di volere che la Casa Bianca metta più denaro nel budget federale.

La notizia adesso è che la Nasa stessa ha chiesto ai propri dipartimenti di "farsi venire delle idee", di effettuare cioè una valutazione su come estendere la vita dello Space Shuttle fino al 2015, in modo da essere preparata a discuterne con la Casa Bianca e d il Congresso.
Quanto sopra è stato confermato da John Yembrick, portavoce Nasa a Washington, il quale ha aggiunto che non si tratterebbe di uno studio ufficiale, ma piuttosto di una richiesta informale, che comunque produrrà le prime risposte in circa un mese di tempo.

E' comunque stato evidenziato che tale operazione non dovrebbe in alcun modo influenzare le attività in corso per il programma Constellation.

Personalmente penso l'idea che lo Shuttle rimanga attivo sia assolutamente positiva, indipendentemente dai rapporti con la Russia. Come Italia abbiamo acquisito alcune opzioni di volo sulla navetta americana, in seguito ad accordi bilaterali Italia-USA per la realizzazione dei moduli logistici MPLM della Stazione Spaziale Internazionale. Tali opzioni di volo prevedono posti nelle missioni Shuttle per astronauti ITALIANI. E questa è senz'altro una buona cosa per noi.

Temo però che il costo di mantenimento dell'enorme struttura necessaria per garantire la completa efficienza della flotta Shuttle fino al 2015 sia davvero molto alto, forse troppo.

Non resta altro da fare che stare a guardare l'evolversi degli eventi, e se ci venisse una buona idea, magari lanciarla da questo blog.

Non so perché ma mi viene in mente una parola: ATV... ATV... ATV...


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