Come già accennato in precedenza (vedi qui) il 59° Congresso Astronautico Internazionale si terrà a Glasgow (Scozia) dal 29 settembre al 3 ottobre.
Solo velocemente alcune cifre: più di 2000 professionisti dello Spazio e leader internazionali discuteranno attività passate, presenti e future. Quest'anno il programma del congresso sarà il più grande di sempre, con 10 Planetary events, 5 Highlight Lectures, 3 Late Breaking News sessions, una Exhibition, oltre che a sessioni tecniche e discussioni interattive (immagine, fonte SEC Ltd.).
Il 29 settembre si aprirà con i capi delle maggiori agenzie spaziali del pianeta - NASA (USA), ESA (Europa), JAXA (Giappone), CSA (Canada), Roscosmos (Russia), CNSA (Cina) e ISRO (India) - che descriveranno i loro piani spaziali per i prossimi anni.
Seguiranno sessioni plenarie che riguarderanno esplorazione spaziale, aspetti legali legate allo spazio, tecnologie spaziali e cambiamento climatico. Vi sarà "spazio" anche per medicina spaziale, voli spaziali commerciali - le industrie private nel business dello spazio - e si parlerà perfino di fantascienza.
E l'elenco delle attività continua con tantissimi altri eventi.
L'unico cruccio che intravedo - e che non mi spiego - è la clamorosa mancanza di un maggiore coinvolgimento del grande pubblico, ammesso a visitare la manifestazione solamente due ore al giorno. In dettaglio, il più grande meeting internazionale sullo Spazio sarà aperto al pubblico il primo ottobre (dalle 16:00 alle 18:00), il due ottobre (dalle 16:00 alle 18:00) ed il tre ottobre (dalle 09:00 alle 12:00) - ben tre ore!!! - . Francamente mi sembra un po' poco. A voi no?
E' fondamentale il coinvolgimento del grande pubblico, proprio per creare e rafforzare quella cultura sulle cose dello spazio assolutamente necessaria, all'inizio del 21° secolo. Certo, la stampa ha i suoi accreditati, ma quante vole nei media ufficiali abbiamo letto notizie approssimative, se non addirittura errate? E chi, tra i NON addetti ai lavori, ha la competenza per riconoscerle? Fare cultura "corretta" è un imperativo per tutti, in primis per chi "gestisce" lo Spazio. In fin dei conti i budget per le missioni spaziali provengono dalle nostre tasse, no?
Il 29 settembre si aprirà con i capi delle maggiori agenzie spaziali del pianeta - NASA (USA), ESA (Europa), JAXA (Giappone), CSA (Canada), Roscosmos (Russia), CNSA (Cina) e ISRO (India) - che descriveranno i loro piani spaziali per i prossimi anni.
Seguiranno sessioni plenarie che riguarderanno esplorazione spaziale, aspetti legali legate allo spazio, tecnologie spaziali e cambiamento climatico. Vi sarà "spazio" anche per medicina spaziale, voli spaziali commerciali - le industrie private nel business dello spazio - e si parlerà perfino di fantascienza.
E l'elenco delle attività continua con tantissimi altri eventi.
L'unico cruccio che intravedo - e che non mi spiego - è la clamorosa mancanza di un maggiore coinvolgimento del grande pubblico, ammesso a visitare la manifestazione solamente due ore al giorno. In dettaglio, il più grande meeting internazionale sullo Spazio sarà aperto al pubblico il primo ottobre (dalle 16:00 alle 18:00), il due ottobre (dalle 16:00 alle 18:00) ed il tre ottobre (dalle 09:00 alle 12:00) - ben tre ore!!! - . Francamente mi sembra un po' poco. A voi no?
E' fondamentale il coinvolgimento del grande pubblico, proprio per creare e rafforzare quella cultura sulle cose dello spazio assolutamente necessaria, all'inizio del 21° secolo. Certo, la stampa ha i suoi accreditati, ma quante vole nei media ufficiali abbiamo letto notizie approssimative, se non addirittura errate? E chi, tra i NON addetti ai lavori, ha la competenza per riconoscerle? Fare cultura "corretta" è un imperativo per tutti, in primis per chi "gestisce" lo Spazio. In fin dei conti i budget per le missioni spaziali provengono dalle nostre tasse, no?
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