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venerdì 6 giugno 2008

Cultura Spaziale

In questo intervento vorrei fare semplicemente da router, per segnalare un post molto interessante di Astrogation, un bel blog che si occupa di Spazio, questo.

Anche a me capita di osservare un pò a malincuore che il livello medio di cultura spaziale (o di Spacefaring per usare un termine più elegante) è piuttosto basso, specialmente in Italia.
Leggevo in questi giorni che in Giappone praticamente tutti, dai più piccini ai più anziani conoscono bene il laboratorio KIBO, che è in corso di installazione nella Stazione Spaziale Internazionale proprio adesso. Quanti di noi italiani conoscono il laboratorio COLUMBUS?
Eppure quando mi capita di parlare e di spiegare particolari fatti o situazioni, sempre in ambito spaziale, posso constatare che l'interesse è forte, e la curiosità non manca. E allora come mai questo "gap" spaziale?

Come mai domande fondamentali del tipo "Perchè andiamo nello Spazio?" hanno ancora bisogno di una risposta? Devo dire che speravo che tali risposte facessero ormai parte del bagaglio culturale di ciascuno di noi, uomini e donne di questo inizio di ventunesimo secolo.
E comunque se così non è pigliamo al balzo questa possibilità per parlare di Spazio, per diffondere informazione (corretta!) e contribuire a far circolare le idee.

E mentre passo questa riflessione ai grandi media, noi piccoli "Space Enthusiastics" possiamo sfruttare i nuovi media (questo blog ne è un esempio) che offrono davvero tantissime possibilità.
Un esempio significativo è senz'altro l'uso che la NASA stà facendo di Twitter e FaceBook per dare notizie sulle missioni Phoenix e STS-124.

Lo Spazio ci riguarda nel quotidiano, da parecchi decenni ormai...

2 commenti:

  1. Innanzitutto un ringraziamento per la citazione.

    E' normale che quando si entra in argomenti spaziali ci sia curiosità. Ho diversi amici che non seguono le missioni, ma ogni volta che ci vediamo mi chiedono qualcosa perché sanno che sono sempre informato.
    La televisione ci propina veline e grandi fratelli dicendo che la gente vuole quello, ma se il pubblico venisse abituato e invogliato agli argomenti scientifici, ci sarebbe comunque ascolto. Tant'è vero che quando ci sono Piero e Alberto Angela normalmente arrivano anche gli ascolti.
    E onore al merito! La premiata famiglia Angela mette un impegno ed una perseveranza ammirabili. Le loro trasmissioni sono sempre precise, documentate e avvincenti. Ma per fare le cose per bene ci vuole fatica.
    Chi fatica di più: Alberto Angela a preparare una puntata di "Ulisse" o la DeFilippi per "Amici"?

    Ciao!

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  2. Comprendo "molto bene" il tuo punto di vista.
    E non dico niente di nuovo nè di sconvolgente quando affermo che il problema vero è che la cultura-scientifica in Italia è sempre stata una grande assente. I grandi media riservano poco spazio alle notizie scientifiche in generale, a quelle spaziali in particolare. La tragedia del Columbia del 2003 attirò molto "interesse-mediatico". Ti sembra sano?

    Ammiro tantissimo Quark, Superquark, "Super-Angela"! Da sempre. Riescono a fare divulgazione scientifica di ESTREMA QUALITA', e questo è ancora più raro qui da noi.

    Facciamoci venire qualche buona idea allora...

    ciao
    Sergio

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