Secondo il Florida Today di ieri, la Nasa potrebbe aspettare anche tre mesi per sapere le cause dell'atterraggio balistico della capsula Soyuz TMA-11 che il 19 aprile scorso ha riportato a casa l'Equipaggio 16 della Stazione Spaziale Internazionale, insieme alla prima astronauta Sud Coreana So-Yeon Yi (foto, fonte NASA).
In accordo con fonti russe, la Soyuz ha riportato evidenza di almeno tre problemi:
- un possibile corto circuito in un cavo che ha causato l'innesco della modalità di rientro d'emergenza
- un problema di separazione, forse dovuto alla mancata esplosione di uno dei bulloni esplosivi che avrebbero dovuto staccare il modulo di rientro dal resto della navetta
- possibile fumo nella cabina che sarebbe scomparso in seguito allo spegnimento delle luci di cabina da parte del cosmonauta Yuri Malenchenko
Il controllo missione di Mosca aveva perso il contatto con la Soyuz per circa un'ora durante la discesa.
L'agenzia Russa Interfax aveva riportato che un non meglio identificato funzionario spaziale russo avrebbe detto che la Soyuz aveva riportato danni significativi dovuti al calore durante la discesa e che l'equipaggio è stato in serio pericolo.
L'augurio (del tutto ovvio) è che si possa al più presto arrivare alla fonte del problema ed eliminarlo prontamente, per stringere ancora un pò le maglie intorno alla sicurezza per le missioni umane nello spazio.
Riferimenti
http://www.floridatoday.com/apps/pbcs.dll/article?AID=/20080423/NEWS02/804230328/1007/rss06
http://space.newscientist.com/channel/human-spaceflight/dn13758-did-a-short-circuit-cause-spacecrafts-steep-descent.html?feedId=human-spaceflight_rss20
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