L’equipaggio dello Shuttle Endeavour, dopo tre passeggiate spaziali ha terminato il montaggio di Dexter e lo ha agganciato al laboratorio americano Destiny.
Dexter
Altrimenti detto SPDM (Special Purpose Dexterous Manipulator) quest’ultimo contributo del Canada completa i dispositivi robotici previsti per il MSS (Mobile Servicing System) della sezione US della Stazione (foto precedente, fonte NASA).
Dexter è composto da due braccia della lunghezza di 3,5 mt (11.5 ft) ciascuna con sette giunti (tre per la rotazione della spalla, uno per la rotazione del gomito ed altri tre per la rotazione del polso).
Esse sono connesse ad una struttura centrale, il tronco, avente anch’esso un giunto in grado di effettuare rotazioni.
Il robot è dotato di vari sensori tra cui sensori di forza e di una telecamera. Il suo scopo primario è di manutenzione e di sostituzione di componenti esterni della Stazione (ORU, Orbital Replacement Unit).
Grazie alle sue capacità operative di movimenti fini e precisi Dexter può svolgere alcuni compiti senza l’intervento umano, minimizzando quindi la necessità di effettuare passeggiate spaziali per gli astronauti.
Esso viene controllato direttamente dall’interno della Stazione tramite la Robotic Workstation (RWS) usata per controllare il braccio robotico già operativo da anni (il Canadarm 2, lo Space Station Remote Manipulator System, o SSRMS).
Ma la presenza robotica a nella Stazione Spaziale Internazionale non si limita però ai dispositivi presenti nella sezione US della Stazione: parleremo di questo in un apposito post.
Per adesso accenno solamente al fatto che anche il laboratorio giapponese Kibo avrà due dispositivi robotici, ed a meno di riduzioni dell’attuale configurazione della ISS la sezione Russa sarà dotata anch’essa di un braccio robotico, lo European Robotic Arm, progettato e realizzato dalla nostra agenzia spaziale Europea.
Kibo
Sabato scorso, al quinto giorno di missione è stato aperto il portellone del modulo logistico ELM-PS (Experiment Logistics Module - Pressurized Section) del laboratorio giapponese Kibo.
L’astronauta Takao Doi, una volta entrato nel modulo ha rivolto un saluto al centro di controllo a Tsukuba:
“People in Japan, this is from the Kibo. It’s great pleasure for me to work in the Kibo. This is the opening of a new and magnificent space era for Japan. Congratulations everyone!”
Un momento storico anche per il Giappone quindi, che si somma a tutte le grandi emozioni che stiamo vivendo in queste settimane.
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