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giovedì 27 marzo 2008

Endeavour STS-123 felicemente a casa

Si è conclusa questa notte la missione dello Shuttle Endeavour STS-123 con un atterraggio perfetto al Kennedy Space Center in FLorida alle ore 00:39 GMT (foto a lato, fonte NASA).
Missione importante per la Stazione Spaziale Internazionale, come già discusso in post precedenti. Momento storico in primis per il Giappone (Kibo) e per il Canada (Dexter) per i loro contributi alla costruzione della Stazione, e più in generale momento storico per tutti noi partner della ISS.
16 giorni di missione, cinque passeggiate spaziali, STS-123 è stata la missione più lunga di uno Shuttle per la Stazione Spaziale Internazionale.
I sette astronauti sono stati accolti da un "Bentornato a casa Endeavour!" dal Controllo missione in tre lingue, Inglese, Giapponese e Francese.

STS-123 è stata la 122° missione Shuttle e la 25° per l'assemblaggio della ISS.

Con Endeavour a casa adesso è tempo di prestare attenzione ad ATV Jules Verne, la prima navetta robotizzata Europea che stà "aspettando il proprio turno" per aggangiarsi alla Stazione Spaziale Internazionale per la prima volta in assoluto.

lunedì 24 marzo 2008

Mars Odyssey: scoperti 200 depositi di sale nelle regioni sud di Marte

E' ormai di qualche giorno fa la notizia che la sonda Mars Odyssey ha trovato evidenze di sale nelle regioni sud di Marte.
Un gruppo di scienziati dell'Università di Hawaii, Honolulu, ha trovato circa 200 luoghi distinti, nelle regioni sud di Marte, tutti aventi caratteristiche spettrali compatibili con la presenza di "cloruri" (minerale che è parte di molti "sali", compreso il cloruro di sodio, il comunissimo sale da cucina). Potrebbe trattarsi di luoghi una volta sommersi d'acqua, che poi evaporando hanno lasciato depositi minerali come unica testimonianza di sè. La foto a lato (fonte NASA / JPL-Caltech / Arizona State University / University of Hawaii) mostra tali depositi colorati di blu (falsi colori).
Gli scienziati sono arrivati a queste conclusioni analizzando i dati della sonda Mars Odyssey, ed in particolare di un suo strumento, il THEMIS (Thermal Emission Imaging System), uno spettrometro all'infrasosso, un dispositivo cioè in grado di identificare con grande precisione i minerali presenti sulla superficie di Marte, "osservandola" direttamente dall'orbita.
Gli scienziati ritengono che i depositi di sale si siano formati circa 3.5 - 3.9 miliardi di anni fa. Si pensa infatti che Marte nella sua storia abbia avuto periodi climatici intermittenti, con condizioni più umide e più calde di adesso.
La grande importanza della presenza di sale stà nel fatto che ciò apre una nuova strada alla ricerca di possibili evidenze di una passata presenza di vita nel pianeta rosso. Fino ad ora infatti gli scienziati si erano concentrati solo su alcuni siti che mostravano evidenze di argilla e solfati. L'argilla indica normalmente climi acquosi, ed i solfati possono essersi formati in seguito ad evaporazione di acqua. Per sua natura i depositi di sale indicano la passata presenza di notevoli quantità di acqua, che durante la lenta evaporazione potrebbe essere restata confinata in pozze, le quali potrebbero essere state un habitat privilegiato per la presenza di vita.

Se la vita sia mai esistita su Marte è la domanda più importante che guida la ricerca sul pianeta rosso. Sulla Terra il sale è un ottimo "strumento" per conservare materiale organico. Batteri sono stati riportati in vita in laboratorio dopo essere stato conservati "sotto sale" per milioni di anni.

La recente scoperta dimostra l'enorme valore che la missione Mars Odyssey continua ad evere negli anni.
Mars Odyssey è certamente una delle missioni NASA più importanti per la futura esplorazione di Marte. E' infatti di primaria importanza per la ricerca ed individuazione di invasi sotterranei di acqua e di ghiaccio, luoghi che sarebbero fondamentali per selezionare possibili zone di atterraggio per successive missioni, anche abitate.

Poter contare su (grandi) riserve d'acqua presenti direttamene "in situ", renderebbe molto più agevole "progettare" una base sul pianeta Rosso: acqua da bere, la sua trasformazione in ossigeno ed idrogeno, osigeno da respirare, ossigeno ed idrogeno da utilizzare come combustibile per razzi... sono tutte importanti opzioni con forte impatto sulle missioni future.

Lanciato il 7 Aprile 2001 da Cape Canaveral, Florida, il Mars Odyssey ha raggiunto Marte il successivo 24 Ottobre ed ha iniziato il suo lavoro di mappatura della sua superficie il 19 Febbraio 2002, dopo aver completato la manovra di "aerobraking", una tecnica per sfruttare l'atmosfera di Marte per frenarne la traiettoria di arrivo e posizionare la sonda nell'orbita di destinazione risparmiando sul combustibile. La sua missione è stata prolungata fino al prossimo settembre 2008 per osservare variazioni di fenomeni lenti come il ghiaccio polare, nuvole e tempeste di vento.
Mars Odyssey svolge anche il compito di ripetitore verso la Terra per i dati che provengono dai rover Spirit ed Opportunity.

venerdì 21 marzo 2008

I prossimi giorni di ATV

Continuiamo a parlare di ATV, la prima navetta robotizzata europea che il prossimo 3 Aprile effettuerà il primo attracco con la Stazione Spaziale Internazionale. Ecco il programma dei prossimi eccitanti giorni di ATV-1 Jules Verne.

29 Marzo - Demo Day 1
Lo scopo principale del Demo Day 1 è testare i Sistemi di Guida e Navigazione di ATV-CC (ATV Control Centre, il centro di controllo ATV a Tolosa, Francia). ATV dovrebbe essere in grado di manovrare utilizzando i dati di localizzazione del GPS per posizionarsi con successo "dietro" la Stazione Spaziale Internazionale alla sua stessa altitudine orbitale, ad una distanza di circa 3500 mt, nel punto denominato “S2”.
In caso di esito positivo e dopo il GO dei partner dell'ISS Mission Management Team l'ATV potrà procedere con i test successivi.

31 Marzo - Demo Day 2
Scopo principale del Demo Day 2 è testare i Sensori a Corto Raggio ed i Sistemi di Guida e Navigazione di ATV. Il test comprenderà anche l'effettuazione di test di contingenza comandati sia dal ATV-CC che dall'equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale, oltre che una serie di manovre di avvicinamento di ATV in "close proximity" con ISS.
In particolare ATV verrà comandato per raggiungere il punto "S41", a 12 metri dal portellone di aggancio del modulo di servizio della ISS di nome Zvezda, poi nuovamente indietro al punto "s4" (a 20 metri di distanza) e poi una manovra di disimpegno "Escape" per far allontanare ulteriormente ATV. Dopo aver raccolto e discusso tutti i dati con i partners, il primo tentativo di aggancio vero e proprio sarà effettuato il 3 di Aprile.

3 Aprile - L'aggancio
La procedura di aggancio con la Stazione Spaziale Internazionale inizierà alle ore 13:44 CET, con ATV posizionato al punto "S3", a 250 mt. dalla ISS. ATV userà il Videometro ed il Telegoniometro per l'approccio finale ed il seguente aggancio automatico. ATV procederà rallentando la sua velocità fino a 7cm/sec mentre si avvicinerà agli ultimi metri dalla Stazione.
Il centro di controllo ATV-CC guiderà ATV in un approccio step-by-setp, in attesa dell'autorizzazione del Centro di Controllo Missione Russo a Mosca (MCC-M) prima del contatto finale con il modulo Zvezda della ISS.

L'equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale sarà profondamente coinvolto in tutte le fasi delle attività con compiti di controllo e monitoraggio. Invierà esso stesso comandi all'ATV se necessario, quali Abort, Hold, Retreat o Escape.

mercoledì 19 marzo 2008

ATV ha raggiunto l'orbita di parcheggio

La prima navetta Europea ATV Jules Verne ha raggiunto oggi intorno alle ore 13:00 (CET) la sua orbita di parcheggio a circa 2000 Km davanti alla Stazione Spaziale Internazionale, dove resterà fino al completamento della missione dello Shuttle Endeavour STS-123, prima di procedere al primo dei due giorni di test di rendez-vous con la ISS (immagine a lato fonte ESA).

Tutti i sistemi di propulsione rispondono bene, anche i sistemi di ridondanza. Seguendo il protocollo di missione è stato redatto e consegnato ai partners della ISS uno specifico report indicante l'andamento della missione con dati e parametri di performance. Tali dati saranno oggetto di discussione con i vari partners prima della conferma per il GO verso la dimostrazione di rendez-vous. Attualmente "All lights are green, all systems are GO", tutto stà procedento ottimamente.

Jules Verne ATV rimarrà in orbita di parcheggio fino al 27 marzo. I due giorni schedulati per i test di rendez-vous sono il 29 ed il 30 marzo, mentre l'aggancio con la Stazione Spaziale Internazionale è programmato per il 3 Aprile.

ISS: la nostra casa nello spazio continua a crescere

Con l’installazione del nuovo sistema robotico Dexter e del modulo logistico giapponese ELM-PS si viene a compiere un altro importante passo verso il completamento della Stazione Spaziale Internazionale, la nostra casa nello spazio.

L’equipaggio dello Shuttle Endeavour, dopo tre passeggiate spaziali ha terminato il montaggio di Dexter e lo ha agganciato al laboratorio americano Destiny.


Dexter
Altrimenti detto SPDM (Special Purpose Dexterous Manipulator) quest’ultimo contributo del Canada completa i dispositivi robotici previsti per il MSS (Mobile Servicing System) della sezione US della Stazione (foto precedente, fonte NASA).
Dexter è composto da due braccia della lunghezza di 3,5 mt (11.5 ft) ciascuna con sette giunti (tre per la rotazione della spalla, uno per la rotazione del gomito ed altri tre per la rotazione del polso).
Esse sono connesse ad una struttura centrale, il tronco, avente anch’esso un giunto in grado di effettuare rotazioni.
Il robot è dotato di vari sensori tra cui sensori di forza e di una telecamera. Il suo scopo primario è di manutenzione e di sostituzione di componenti esterni della Stazione (ORU, Orbital Replacement Unit).
Grazie alle sue capacità operative di movimenti fini e precisi Dexter può svolgere alcuni compiti senza l’intervento umano, minimizzando quindi la necessità di effettuare passeggiate spaziali per gli astronauti.
Esso viene controllato direttamente dall’interno della Stazione tramite la Robotic Workstation (RWS) usata per controllare il braccio robotico già operativo da anni (il Canadarm 2, lo Space Station Remote Manipulator System, o SSRMS).
Ma la presenza robotica a nella Stazione Spaziale Internazionale non si limita però ai dispositivi presenti nella sezione US della Stazione: parleremo di questo in un apposito post.
Per adesso accenno solamente al fatto che anche il laboratorio giapponese Kibo avrà due dispositivi robotici, ed a meno di riduzioni dell’attuale configurazione della ISS la sezione Russa sarà dotata anch’essa di un braccio robotico, lo European Robotic Arm, progettato e realizzato dalla nostra agenzia spaziale Europea.

Kibo
Sabato scorso, al quinto giorno di missione è stato aperto il portellone del modulo logistico ELM-PS (Experiment Logistics Module - Pressurized Section) del laboratorio giapponese Kibo.
L’astronauta Takao Doi, una volta entrato nel modulo ha rivolto un saluto al centro di controllo a Tsukuba:

“People in Japan, this is from the Kibo. It’s great pleasure for me to work in the Kibo. This is the opening of a new and magnificent space era for Japan. Congratulations everyone!”

Un momento storico anche per il Giappone quindi, che si somma a tutte le grandi emozioni che stiamo vivendo in queste settimane.

Addio a Sir. Arthur C. Clarke

Si è spento oggi all'età di novanta anni in Sri Lanka Sir. Arthur C. Clarke.

Nel rendere omaggio alla sua grandissima vita portiamo sempre con noi il suo ottimismo e la voglia di guardare al futuro nello spazio.

"Sir Arthur's positive vision of the future excited generations about space exploration, and inspired millions to pursue scientific careers" (Buzz Aldrin, Apollo astronaut).

martedì 18 marzo 2008

Una Soyuz Russa nello Spazioporto Europeo

Alla fine del 2008/inizio 2009 un nuovo storico evento vedrà protagonista l'Europa Spaziale: partirà dallo Spazioporto ESA di Kourou il primo razzo russo Soyuz (versione Soyuz-2 denominata Soyuz-ST). Sarà il raggiungimento di una nuova tappa fondamentale per la collaborazione strategica tra Europa e Russia, collaborazione che a partire dal 19 gennaio 2005 li vede impegnati insieme per lo sviluppo, implementazione ed utilizzo di lanciatori russi dalla base di lancio europea nella Guiana Francese (immagine a lato: fonte ESA).
La Russia è infatti il primo partner dell'ESA nel suo impegno di assicurare accesso allo spazio per il futuro. E' stato sottoscritto uno specifico framework di intesa tra ESA e governo della federazione Russia per una partnership a lungo termine nell'esplorazione ed utilizzo dello spazio per scopi pacifici, con l'obiettivo di portare benefici ad entrambi i partners.

Il nuovo lanciatore Soyuz avrà notevoli miglioramenti in performance, sfrutterà la vicinanza di Kourou all'equatore e sarà in grado di mettere in orbita un carico utile di 3 tonnellate, rispetto alle 1,7 che possono essere lanciate dal cosmodromo di Baikonur in Kazakistan (che ha una latitudine di 46,25 Nord).
Soyuz-2 è l'ultima versione della famiglia di lanciatori russi che iniziarono la corsa allo spazio più di 40 anni fa e che costituiscono l'infrastruttura fondamentale Russa per missioni abitate. Sia pur nelle sue evoluzioni durante gli anni la Soyuz ha al suo attivo il primato di più di 1700 missioni, durante le quali ha portato nello spazio uomini e donne di molte nazioni.

Il sito di lancio per le Soyuz a Kourou è chiamato ELS (Ensemble de Lancement Soyuz), a circa 13Km Nord Ovest dal sito di lancio del vettore Ariane, e consisterà di tre zone prinicpali: l'area di assemblaggio, in cui i tre stadi del razzo provenienti dalla Russia vengono montati, la piattaforma di lancio dove il il razzo viene messo in verticale e poi lanciato, e per finire, a circa un chilometro dal "launch pad" c'è il centro di controllo.

Ma avere un sito di lancio per i razzi Soyuz nello spazioporto di Kourou è un evento storico per noi europei anche per un altro aspetto fondamentale: la possibilità di avere missioni spaziali umane in partenza da Kourou, e garantire così all'Europa un accesso autonomo allo spazio. L'infrastruttura di lancio del nuovo sito ELS è progettata infatti per poter essere adattata anche a missioni "manned".
Vedremo in un prossimo futuro.

sabato 15 marzo 2008

ATV: La navetta robotizzata Europea

ATV, il primo veicolo spaziale Europeo è ormai una realtà (immagine a lato, fonte ESA). Dopo il successo di ieri del primo test anti collisione CAM (Collision Avoidance Manoeuvre), sono in programma ulteriori test in preparazione all'aggancio con la Stazione Spaziale Internazionale previsto per il tre aprile prossimo.

In questo post vorrei dare un'idea sulle potenzialità di questa meravigliosa navetta spaziale, e di ciò che potrebbe significare per noi europei in un futuro anche molto prossimo.

ATV ha come obiettivo principale quello di rifornire periodicamente la Stazione Spaziale Internazionale, come lo Space Shuttle americano ed il cargo Progress Russo, ed al pari di essi è in grado di innalzarne l'altitudine per correggerne l'orbita grazie ai propri propulsori (operazione del tutto normale e programmata periodicamente).

ATV ha però molte caratteristiche importanti, che sperabilmente giocheranno un ruolo sempre più importante per l'Europa nel prossimo futuro. Prima di tutto ATV ha proprie capacità di volo, propulsione e navigazione. E' completamente automatico, non necessita cioè di piloti a bordo pur implementando tutti i requisiti di sicurezza richiesti per voli abitati. Anche l'attracco con la ISS è del tutto automatico.
Lungo 10,3 metri per 4,5 metri di diametro, ATV è dotato di quattro pannelli solari in grado di erogare a regime una potenza media di 4.8 KW. Essi hanno la capacità di posizionarsi autonomamente per orientarsi in maniera ottimale verso il sole.
Esso è costituito da due sezioni distinte, una pressurizzata di 45 metri cubi che costituisce la sezione "logistica", seguita dalla sezione di "servizio" che contiene i sistemi di controllo/navigazione/energia/comunicazione della navetta. Il sistema di navigazione di ATV è comporto da quattro motori principali (490N di spinta) e 28 propulsori secondari (220N di spinta) per il controllo dell'assetto durante il volo orbitale.

Una volta attraccato alla ISS, gli astronauti possono accedere liberamente alla sezione logistica ed avere così un ambiente aggiuntivo, che inizialmente sarà carico di rifornimenti, che saranno via via sostituiti con materiale non più utile a bordo della Stazione.
Dopo un periodo massimo di sei mesi l'ATV verrà sagnciato dalla ISS, e con una manovra di deorbiting verrà fatto bruciare al rientro nell'atmosfera terrestre in corrispondenza dell'oceano Pacifico.

Con una massa di circa 20 tonnellate e con una capacità di carico massima di 9 tonnellate tra rifornimenti e propellente (tre volte più capiente del Progress Russo), l'ATV è il più grande veicolo spaziale orbitale dopo lo Space Shuttle. Esso è stato progettato dall'ESA in modo da costituire un framework flessibile per il futuro sviluppo di nuovi veicoli spaziali.
A tale scopo l'ESA ha effettuato due distinti studi che dipingono possibili scenari diversificati per l'utilizzo della "tecnologia ATV". Il primo di questi esplora i tre seguenti scenari:

  • Large Cargo Return Spacecraft, in cui la sezione logistica di ATV viene trasformata in un grande veicolo logistico (e quindi ancora pressurizzato) predisposto al rientro sulla Terra, dotato tra le altre cose di scudi termici in grado di riportare a casa payload ed esperimenti. Con il previsto ritiro dello Space Shuttle nel 2010 e la limitata capacità della capsula Soyuz di riportare a Terra pochi Kg di materiale, ATV potrebbe assumere un ruolo strategico
  • Crew Transport Vehicle, che a fronte di complesse modifiche farebbe evolvere ATV in un veicolo per il trasporto umano. La sezione cargo potrebbe essere trasformata in una capsula di rientro e Terra per gli astronauti, andando così a svolgere i compiti inizialmente previsti per il CRV (Crew Return Vechicle)
  • Unpressurized Logistic Carrier, un veicolo in grado di portare sulla Stazione molte tonnellate di materiale.
Un secondo studio di nome CARV (Cargo Return Vehicle) esplora in maggior dettaglio la possibilità di rendere il nuovo veicolo ATV in grado di agganciarsi alla sezione americana della ISS per trasportare e sostituire gli ISPR (International Standard Payload Rack - i contenitori standard per il carico, scientifico e logistico) della Stazione.

Altre possibili evoluzioni sono state prese in considerazione: ATV potrebbe anche evolversi in un vero e proprio veicolo di lancio e ritorno a Terra per missioni abitate, lanciato da un vettore Ariane 5. E quest'ultima soluzione sarebbe senza dubbio un incredibile risultato per tutta l'Europa, portandola quindi a disporre di una capacità di lancio autonoma per l'accesso umano allo spazio.

Oppure, ATV potrebbe anche evolversi in un laboratorio automatico non abitato che vola staccato mantenendosi in prossimità della ISS, per ottenere un migliore livello di microgravità. Periodicamente potrebbe poi agganciarsi alla Stazione per compiti di supporto. Tale veicolo potrebbe anche essere utilizzato come "scialuppa di salvataggio" per l'equipaggio della ISS in caso di malaugurate emergenze all'interno della Stazione. Ciò darebbe tempo all'equipaggio di sopravvivere in attesa di soccorsi.

Ancora, ATV potrebbe essere dotato di una piccola capsula con circa 150 Kg di capacità di carico, tale da poter essere espulsa, dotata di propria capacità di rientro a Terra. E questo potrebbe essere utili per riportare a Terra esperimenti sceintifici conclusi.

Ma l'evoluzione di ATV potrebbe anche portarlo a diventare lui stesso un blocco di costruzione per future Stazioni Spaziali. Una volta dotato di due meccanismi di aggancio uno per ogni estremità avrebbe la capacità di comporre strutture in maniera simile ai vagoni di un treno.

E se richiesto da eventuali futuri programmi ATV potrebbe addirittura evolversi per essere utilizzato come veicolo cargo per il trasporto di apparecchiature non solo verso la ISS ma anche, in un futuro meno prossimo, verso l'orbita lunare e marziana.

giovedì 13 marzo 2008

STS-123 agganciato alla Stazione Spaziale Internazionale

(Immagine NASA TV)

Lo Space Shuttle Endeavour, missione STS-123 (1J/A), si è agganciato alla Stazione Spaziale Internazionale questa mattina, alle ore 11:49 PM (EDT). Un'ora prima dell'attracco il comandante Dominic Gorie ed il pilota Gregory H. Johnson hanno fatto ruotare lo Shuttle intorno di 360° per far dar modo all' equipaggio della Stazione di scattare alcune fotografie delle mattonelle che compongono lo scudo termico dell' Orbiter.
Le foto saranno inviate a Terra per uleriori analisi. Nella giornata di ieri, l'equipaggio dello Shuttle aveva controllato lo scudo termico con l'ausilio del braccio robotico dell'Endeavour.

Segue il programma delle attività di oggi e domani (orario EDT)

Giovedì
04:28 pm: L'equipaggio si sveglia
09:23 pm: Inizia la prima passeggiata spaziale
11:03 pm: Il braccio robotico aggancia il modulo logistico Giapponese (JLP)

Venerdì
01:58 am: Il braccio robotico estrae JLP dall'area cargo dello Shuttle
03:23 am: JLP viene attaccato al Nodo 2 Harmony della Stazione Spaziale Internazionale
03:53 am: Termina attività EVA
06:00 am: Briefing informativo sull'andamento della missione
08:28 am: L'equipaggio và a letto
04:28 pm: L'equipaggio si sveglia
07:13 pm: Attivazione del modulo logistico Giapponese


martedì 11 marzo 2008

KOUROU: lo Spazioporto Europeo


Mentre ATV è nel suo viaggio verso la Stazione spaziale Internazionale vorrei gettare un po’ di luce su una infrastruttura spaziale fondamentale per tutti gli europei, e quindi anche per noi italiani: lo spazioporto di Kourou, situato nella Guiana Francese (foto, fonte ESA).
Scelto nel 1964 dal governo francese come base di lancio per i propri satelliti, dopo la costituzione dell’Agenzia Spaziale Europea nel 1975, la base di Kouros fu messa a disposizione dell'ESA stessa in cambio di fondi per aggiornarne le strutture. Sin da allora l’ESA ne finanzia i due terzi del budget annuale. Vengono finanziate inoltre anche altre nuove infrastrutture, quali ad esempio complessi per i nuovi lanciatori Vega e per la Soyuz russa. A quest'ultima sarà dedicato uno dei prossimi post di approfondimento.

Kourou è ad una latitudine di
5°3', circa 500Km a nord dalla linea dell'equatore, e questa è una caratteristica importantissima che lo rende il luogo migliore per ogni tipo di lancio, sia in orbita bassa che geostazionaria. La vicinanza all'equatore fa sì che un razzo sfrutti "gratis" anche l'effetto 'Slingshot', cioè l'energia creata dalla velocità di rotazione della Terra su sè stessa. Tale energia aumenta infatti la velocità di un satellite di 460 m/sec, consentendo così di usufruire di una spinta del tutto gratuita che ha un sensibile impatto in termini di economicità, in quanto viene ad essere risparmiata una certa quantità di combustibile, e quindi di denaro. Un alto livello di efficienza quindi, associato ad un considerevole risparmio.
Ed è per questo che lo spazioporto Europeo, oltre che ai numerosi clienti Europei, ha tra i propri clienti anche industrie Americane, Giapponesi, Canadesi, Indiane e Brasiliane.

Ad oggi l'Agenzia Spaziale Europea ha investito più di 1,6Mld di Euro a Kourou. ESA è proprietaria delle speciali infrastrutture costruite per i lanciatori Ariane, includendo gli edifici per la preparazione sia dei satelliti che dei lanciatori, le strutture per le operazioni di lancio e gli impianti per la realizzazione del propellente solido.

Endeavour GO!

Eventi importanti si stanno succedendo ad una velocità mai vista prima d’ora!
E’ la volta adesso della missione Shuttle STS-123, partita questa mattina alle ore 2:28 (EDT), dal Kennedy Space Center della NASA (immagine a lato fonte NASA).

Come già postato in precedenza Endeavour porterà nella Stazione Spaziale Internazionale il modulo logistico pressurizzato giapponese (JLP), primo elemento del laboratorio
Kibo, e lo Special Purpose Dexterous Manipulator (SPDM) di nome Dexter, il contributo Canadese che si và ad aggiungere al Canadarm 2, il braccio robotico in orbita ormai da alcuni anni (missione STS-100 dell' aprile 2001, a cui ha partecipato anche il nostro Umberto Guidoni).
Una giornata importantissima tanto per il Canada che per il Giappone, che con il modulo logistico di Kibo mette in orbita il suo primo modulo abitabile spaziale.

Ed aggiungo io una giornata importantissima per tutta la comunità spaziale partner di ISS, che vede così il continuo aumentare della capacità operativa della Stazione.

Per l’equipaggio dell’Endeavour saranno necessarie più di due settimane e cinque EVA per compiere la missione.

Lo shuttle porterà a terra l’astronauta ESA Leopold Eyharts, a bordo della ISS da Febbraio.

Nei successivi post fornirò maggiori dettagli sui vari moduli della ISS.

domenica 9 marzo 2008

Piccolo asteroide passa vicino alla Terra

La scorsa notte un piccolo asteroide di circa 20 metri di diametro è passato "vicino" alla Terra alla velocità di circa 30.000 Km/h e ad una distanza di circa 160.000 Km (meno della metà della distanza tra noi e la Luna).

L'asteroide nominato '2008 EZ7', era stato avvistato venerdì scorso da astronomi australiani.

L'immagine seguente indica il diagramma dell'orbita di '2008 EZ7', (linea azzurra).

immagine: NASA


Maggiori dettagli sono a questo sito della Nasa: http://ssd.jpl.nasa.gov/sbdb.cgi?sstr=2008%20EZ7;orb=1

Jules Verne ATV partito!

Lancio perfetto oggi per l'Ariane 5 ES ATV dallo spazioporto europeo di Kourou nella Guiana Francese, che ha portato in orbita bassa il primo cargo europeo ATV "Jules verne". A bordo tutti i sistemi sono operativi, i pannelli solari si sono dispiegati regolarmente e stanno producendo il 100% di energia (immagine a lato: ESA).

L'ATV è la prima navetta completamente europea che si và ad affiancare al cargo russo Progress per portare rifornimenti alla Stazione Spaziale Internazionale.

Il lancio è avvenuto alle ore 05:03 CET. La separazione di ATV con il vettore Arianne è avvenuta alle ore 06:09 CET. ATV è adesso in orbita circolare intorno alla Terra ad un'altitudine di 260 Km. L'inclinazione dell'orbita è la stessa della ISS, 51.6 gradi rispetto all'equatore.

Dopo una iniziale verifica delle funzionalità operative di ATV nelle sue prime fasi di volo, inizierà la fase di avvicinameto alla ISS, a cui seguirà il primo aggancio con la ISS, attualmente programmato per il 3 aprile, dopo la partenza dello Space Shuttle Endeavour dalla Stazione Spaziale Internazionale.

ATV riunisce in sè importanti funzioni operative, quali una piattaforma autonoma di navigazione, un veicolo spaziale manovrabile ed un modulo pressurizzato abitabile di circa 45 metri cubi. Quest'ultimo ha la stessa struttura del laboratorio europeo Columbus.
A ciò si aggiunge anche un dispositivo di aggancio alla Stazione Spaziale realizzato in Russia, del tutto simile ai "docking systems" usati nella Soyuz e Progress. Rispetto al cargo russo ATV è circa tre volte più grande, con conseguente tripla capacità di carico.

venerdì 7 marzo 2008

Possibili evidenze di un antico lago d'acqua su Marte

Scienziati del team HiRISE dell'Università dell'Arizona hanno scoperto per la prima volta possibili evidenze di un antico lago su Marte, in un posto chiamato cratere Holten. Le traccie scoperte sembrano indicare un grosso cratere da impatto diventato nel tempo un lago poi seccato.

Secondo quanto affermato dal prof. Alfred McEwen, del "Lunar and Planetary Laboratory", i sedimenti sembrano contenere minerali formatisi in presenza di acqua, rendendolo così un posto eccellente in cui inviare un rover per cercare prove a sostegno dell'ipotesi che una volta Marte ospitava la vita.

Il cratere Holden è uno sei sei siti candidati rimasti per la missione NASA "Mars Science Laboratory", che dovrebbe partire il prossimo anno.

Rif. http://hirise.lpl.arizona.edu/PSP_003077_1530

giovedì 6 marzo 2008

Iniziata la Scienza a bordo di Columbus

L'astronauta ESA Leopold Eyharts ha iniziato ieri il primo esperimento a bordo di Columbus, in particolare nella componente BIOLAB, uno dei cinque rack scientifici di cui il modulo europeo è dotato, adibiti ad altrettanti laboratori scientifici.

BIOLAB è dedicato a studi di biologia, con esperimenti su microorganismi, cellule e colture di tessuti, piccole piante e piccoli insetti.

L'esperimento appena iniziato, di nome WAICO, analizza gli effetti della forza di gravità nella crescita delle radici delle piante, nello specifico la pianta Arabidopsis (Arabetta Comune).
Sono stati scelti due insiemi di semi, uno della pianta naturale e l'altro di una sua versione modificata geneticamente. I piccoli semi saranno fatti crescere per 10, 15 giorni in ambiente controllato. L'andamento della crescita, nonchè le immagini video dell'esperimento saranno disponibili in tempo reale a terra agli scienziati che potranno così monitorare la crescita delle radici in due differenti condizioni: 0g ed 1g (Prof. Guenther Scherer della Università Leibniz di Hannover, Germania).

L'aspettativa dell'esperimento è quella di arrivare ad una migliore conoscenza del processo di crescita delle piante al variare della forza di gravità a cui sono sottoposte, con il duplice obiettivo di poter eventualmente aumentare l'efficienza nelle coltivazioni nella Terra e di meglio progettare coltivazioni in ambiente spaziale in vista di missioni umane di lunga durata, previste per l'esplorazione della Luna e di Marte.

Alla fine dell'esperimento, Biolab provvederà automaticamente ad aggiungere un fissativo nelle scatole di coltivazione per preservare i semi nel loro stato finale di crescita. Il tutto sarà poi riportato a Terra con la prossima missione dello Space Shuttle (STS-123), ed ulteriormente analizzate dagli scienziati.

martedì 4 marzo 2008

Missione STS-123: Space Shuttle Endeavour GO per il giorno 11 marzo 2008

Lo Shuttle Endeavour è pronto per la missione STS-123, che partirà l'11 marzo prossimo alla volta della Stazione Spaziale Internazionale e che avrà due compiti principali:
  • l'installazione della prima sezione di Kibo, il laboratorio dell'Agenzia Spaziale Giapponese, che sarà posizionato in una porta del nodo Harmony
  • l'installazione dell' SPDM (Special Purpose Dexterous Manipulator) Dextre, ovvero un nuovo sistema robotico dell'Agenzia Spaziale Canadese progettato per lavorare con Canadarm 2, appartenente al MSS (Mobile Servicing System), cioè il sistema robotico della sezione americana della Stazione Spaziale Internazionale. Dextre è un manipolatore più piccolo, composto da due braccia e sarà impiegato per compiti di manutenzione ove è richiesta alta precisione, compiti che fino ad ora potevano essere svolti solamente da astronauti in EVA
La Stazione Spaziale Internazionale continua così a crescere, avvicinandosi alla sua configurazione finale, che una volta raggiunta la renderà operativa ala 100%, in grado cioè di erogare il massimo delle sua potenzialità scientifiche.

Confermato per domenica 9 marzo il lancio del primo ATV

Confermato per il 9 Marzo il lancio del primo ATV (Automated Transfer Vehicle) Giulio Verne, il primo cargo tutto europeo per i rifornimenti alla ISS. ATV viene messo in orbita dal vettore Ariane 5 ES ATV, ad un’altitudine di circa 260 Km, e da lì in poi userà il proprio sistema propulsivo per raggiungere la ISS ed effettuare automaticamente l’aggancio al modulo di servizio nella sezione Russa.

Il lancio di ATV dallo spazioporto europeo di Korou nella Guiana Francese rappresenta quindi un altro momento storico per l’Europa Spaziale, che segue di poco l’attivazione del laboratorio Columbus a bordo della ISS.

ATV è lungo 9,79 metri ed ha un diametro massimo di 4,48 metri, ed ha una capacità di carico di rica 7,6 tonnellate. Resterà agganciato alla ISS per circa sei mesi, dopodichè sarà sganciato e fatto precipitare portando con sé circa 6 ton. di “spazzatura”.

Dopo alcuni ritardi la data di lancio viene confermata per domenica 9 marzo 2008 alle ore 00:59 (Korou), 03:59 (UTC), 04:59 (CET).